Obesità e mancanza di mezzi sono stati, fino ad ora, un binomio capace di soffocare anche la speranza, nei soggetti che ne sono affetti, di vivere una vita normale. I farmaci rivoluzionari che hanno reso la magrezza un obiettivo possibile, l’hanno decretata però come un affare solo per ricchi, dato il costo esorbitante delle molecole. Oggi, in Italia, un importante passo avanti verso la democratizzazione della lotta all’obesità è stato fatto grazie all’approvazione dell’emendamento che istituisce un fondo dedicato alla prevenzione e alla cura dell’obesità che è adesso nella Finanziaria di prossima approvazione da parte del Parlamento italiano. Anche Simdo, Società Italiana Malattie metaboliche, Diabete e Obesità, per voce del suo presidente, il diabetologo siciliano Vincenzo Provenzano, si unisce al coro di soddisfazione per la prossima approvazione della norma che riconosce all’obesità la dignità di malattia.
I dettagli sull’emendamento Pella
L’emendamento già approvato in commissione e inserito in Finanziaria, era stato presentato dall’onorevole Roberto Pella, Capogruppo per Forza Italia in Commissione V, Bilancio, Tesoro, Programmazione della Camera dei Deputati. È stato introdotto per finanziare interventi normativi in materia di prevenzione e cura dell’obesità, nello stato di previsione del Ministero della Salute. Esso prevede lo stanziamento di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, con ulteriori integrazioni di 200mila euro nel 2025, 300mila euro nel 2026 e 700mila euro nel 2027, grazie all’intervento dell’onorevole Stefano Benigni, capogruppo in Commissione XII.
Il commento del presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano
“È un passo decisivo per il miglioramento della salute pubblica – afferma il dottor Vincenzo Provenzano, diabetologo, oggi, direttore sanitario della clinica specializzata in obesità Santa Chiara di Partinico e presidente di Simdo – perché l’obesità è l’anticamera di tante altre malattie invalidanti che compromettono la salute e la vita di chi ne è affetto. I fondi che saranno investiti saranno risparmiati per altre patologie croniche che da essa scaturiscono. Si tratta di malattie cardiovascolari, cancro e diabete di tipo 2 di cui l’obesità è il principale fattore di rischio. Ci piace pensare – conclude Provenzano – che la politica in questa sua decisione così importante sia stata illuminata anche dall’azione costante e instancabile che le società scientifiche hanno portato avanti in questi anni. L’approvazione unanime dell’emendamento Pella segna l’inizio di una nuova era nella gestione dell’obesità nel nostro Paese”.
Trending
- Motta Camastra. L’Odissea alle Gole Alcantara, dopo l’anteprima di luglio al via le repliche
- Catania. Controlli anti-droga: arrestate 11 persone e sequestrate 1.200 dosi di crack, cocaina e marijuana
- Due escursionisti in difficoltà sull’Etna: intervento immediato del Soccorso Alpino
- Giovani ripresi mentre danneggiano cartelli stradali a Roccalumera: scatta la denuncia del sindaco. VIDEO
- Incidente a Roccalumera, scontro tra due auto: Bmw finisce contro un muretto, bambina in ospedale per accertamenti. FOTO
- Roccalumera celebra Alessandro Quasimodo: il Giardino-Museo del Parco Letterario porterà il suo nome
- Incertezza e speranze per la Jonica: oggi il via alla preparazione. Intervista al presidente Cosentino e al DG Arena
- Vasto incendio a Roccalumera: distrutto un deposito e tre veicoli. FOTO