Savoca – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità una Mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina, il cessate il fuoco a Gaza e il rispetto del diritto internazionale. “Esprimo i miei più sentiti ringraziamenti a tutti i promotori dell’iniziativa”, afferma il Presidente del Consiglio Maria Catena Piazza “è una problematica che ci riguarda direttamente, ne siamo coinvolti e per questo tutta l’Amministrazione Comunale, sin dal primo anno di mandato, ha dato prova di essere vicina ad iniziative affini, aperta a qualsiasi forma di sostegno che miri all’educazione della cittadinanza, a partire dalle giovani generazioni”.
Il gruppo di maggioranza e di minoranza hanno espresso la loro vicinanza approvando favorevolmente, certi di una solida collaborazione futura, augurando che questa guerra possa finire il prima possibile. Continua il Sindaco Arch. Massimo Stracuzzi, ringraziando il Presidente del Consiglio e il Consigliere Sterrantino per aver seguito l’iter portando in aula questo importante documento “Spesso ci fermiamo su problemi, per noi importanti, che rispetto a quello che succede nel resto del mondo sono banali. Col nostro atto vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica, siamo tutti palestinesi in questo momento e dobbiamo stare vicini ai nostri fratelli, per questo Savoca sarà aperta a qualsiasi tipo di iniziative future”.
Anche in questa occasione il Comitato per il sostegno al popolo palestinese, impegnato fin da gennaio 2024 con azioni di sensibilizzazione rivolte al territorio, è stato presente e non ha mancato di far sentire la sua voce.
“Accogliamo con favore la mozione approvata oggi dal Consiglio Comunale di Savoca, che chiede il riconoscimento dello Stato di Palestina, il cessate il fuoco a Gaza e il rispetto del diritto internazionale. Di fronte alla violazione sistematica dei diritti umani, il silenzio non è un’opzione.
La tragedia palestinese non è iniziata il 7 ottobre 2023, ma affonda le radici nella Nakba del 1948. Da allora, assistiamo all’occupazione israeliana, in continua in violazione delle risoluzioni ONU. La Corte Internazionale di Giustizia ha recentemente confermato che queste politiche costituiscono apartheid, segregazione razziale e violano il diritto all’autodeterminazione e ha sottolineato che tutti gli Stati, Italia compresa, hanno l’obbligo di non riconoscere l’occupazione israeliana di Gaza e dei Territori palestinesi, di non fornire assistenza e di cooperare per porvi fine e hanno il dovere di fare tutto quanto è in loro potere per prevenire o fermare un genocidio in corso.
Eppure, l’Italia, nonostante la legge 185/1990 che lo vieta espressamente, continua a commerciare armi con Israele, alimentando un sistema che antepone la logica del profitto all’etica, mentre l’Unione Europea lancia il folle progetto Rearm Europe.
Noi crediamo, come diceva Albert Einstein che “Non si può prevenire e preparare una guerra allo stesso tempo.” Armarsi significa prepararsi alla guerra e non certo prevenirla. È necessario, dunque, smascherare la retorica della “difesa” che giustifica il riarmo, e rilanciare in modo deciso tre no: No al riarmo, No alla guerra, No al genocidio
Si moltiplicano, in questi mesi, le iniziative per la Palestina e tutti noi dobbiamo fare la nostra parte per cercare di rompere l’assedio di Gaza e salvare i palestinesi. Oggi il Comune di Savoca ha iniziato a fare la sua parte, approvando questa mozione e impegnandosi a e trasmetterla ai livelli istituzionali superiori.”
Il comitato, inoltre, fa sapere che seguiranno a breve altre proposte che coinvolgeranno gli enti locali nella certezza che gli amministratori sapranno ascoltare la voce dei cittadini che rappresentano e che chiedono pace e giustizia per il popolo palestinese.