TAORMINA. La situazione è insostenibile. Davvero critica. E non si intravedono, all’orizzonte, soluzioni immediate. Il Pronto soccorso dell’ospedale di Taormina è al collasso per carenza di personale infermieristico. A denunciarlo è la Uil-Fpl di Messina che ha inviato una nota a firma del segretario generale, Livio Andronico, del segretario aziendale Giovanni Caminiti e delle Rsu Giuseppe Bartolotta e Santino Lambreschi. Il documento sindacale è stato indirizzato ai vertici dell’Asp di Messina.
Non è la prima volta che l’organizzazione sindacale segnala le criticità del presidio “a causa della continua riduzione della dotazione infermieristica e dell’assenza di tempestivi interventi da parte della direzione”.
“A fronte di una pianta organica iniziale di 28 infermieri – si legge nel’ultima note – ad oggi risultano in servizio attivo soltanto 22 unità, di cui uno svolge funzioni di coordinamento. Tale personale si trova a dover gestire un carico assistenziale estremamente gravoso, reso ancora più critico dal massiccio afflusso di utenti nel periodo estivo, dovuto all’incremento della popolazione turistica nel comprensorio jonico. Dal 7 luglio, due infermieri sono stati trasferiti per mobilità e non sostituiti. A questi si è aggiunta una terza unità trasferita dal 1° agosto, anch’essa senza alcuna sostituzione. Ciò dimostra una grave e colpevole inerzia da parte dell’Amministrazione, che non ha adottato alcuna misura correttiva o integrativa, nonostante la situazione fosse pienamente prevedibile”.
Il sindacato segnala “personale allo stremo, sottoposto a ritmi insostenibili,che deve effettuare doppi turni e coprire le assenze per ferie, 104, malattie e altri istituti, oltre ad assumersi responsabilità aggiuntive come le reperibilità diurne per i trasporti protetti, impiegando le stesse poche risorse già carenti per le attività d’emergenza e come se non bastasse, agli stessi, non vengono autorizzate giornate di ferie dal 13 al 19 agosto, in previsione dell’eccessivo afflusso di utenti in PSG”.
Secondo la Uil Fpl sembrerebbe che anche il responsabile dell’Unità ospedaliera complessa sia intervenuto con diverse note, rimaste prive di fattivo riscontro, per rappresentare i disagi che metto a rischio la salute dei lavoratori, i quali stanno manifestando evidenti sintomi di burnout e disagio psicofisico. “L’assenza di azioni correttive dimostra un atteggiamento omissivo e gravemente lesivo dei diritti del personale e, più in generale, della garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nei confronti della cittadinanza. Pertanto – conclude la nota – la scrivente diffida formalmente codesta Amministrazione affinché intervenga con assoluta urgenza per garantire: l’immediata sostituzione degli infermieri trasferiti; il reintegro della dotazione organica prevista; la sospensione dell’uso improprio del personale di PSG per le reperibilità dei trasporti protetti; l’adozione di misure a tutela del benessere lavorativo, della salute psicofisica degli operatori e del rispetto delle normative vigenti in materia di orario di lavoro”.
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