Alì Terme – Calano anzitempo i sipari sull’amministrazione comunale di Alì Terme. Alle ore 20:10 di questa sera, con un epilogo consumato nell’aula consiliare, il Consiglio comunale ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Tommaso Micalizzi. L’esito del voto sancisce la decadenza immediata del primo cittadino, della Giunta e dell’intero Consiglio, ponendo fine, con due anni e mezzo di anticipo, alla consiliatura iniziata nel 2023.
Il documento ha raggiunto la soglia critica dei sei voti favorevoli necessari per determinare la caduta dell’amministrazione. Decisivo è stato il fronte trasversale che si è formato in aula, composto da elementi della minoranza e, soprattutto, da quattro ex membri della maggioranza che hanno rotto definitivamente con l’esecutivo: Liliana Bonfiglio, Cristian Mazzucco, Giuseppe Miracolo e Agatino Triolo. A loro si sono uniti i due consiglieri di minoranza Agata Di Blasi e Nicola Riggio.
L’ingresso di quest’ultimo, subentrato proprio ieri in sostituzione della dimissionaria Nancy Todaro, si è rivelato l’elemento numerico determinante per garantire il quorum di sfiducia.
I voti contrari alla mozione si sono fermati a tre, provenienti dal presidente del Consiglio Nino Muscarello, dal consigliere di maggioranza Francesco Muzio e dall’indipendente Santi Passari, insufficienti a scongiurare l’epilogo politico.
La consiliatura, caratterizzata da una evidente e crescente frammentazione interna, si conclude così in maniera traumatica. Adesso, in attesa delle elezioni anticipate, l’Ente sarà gestito da un Commissario Straordinario che verrà nominato dalla Regione Siciliana. Il Commissario avrà il compito di traghettare il Comune fino alla prossima tornata elettorale, prevista non prima della primavera del 2026, lasciando intendere un lungo periodo di gestione tecnica dopo il breve e tormentato mandato politico.


