“Nel rispetto di una corretta dialettica politica, avendo appreso dalla Stampa alcune riflessioni riguardanti il risultato elettorale maturato in queste consultazioni europee, si ritiene doveroso approfondire alcuni punti.
Innegabile che l’obiettivo del 4% nazionale sia rimasto lontano, invece analizzando i numeri vediamo che a Santa Teresa il 48% dei voti validi è andato alla lista Libertà ( Sud chiama Nord ). Quasi un plebiscito se consideriamo l’andamento generale che a causa dell’ astensionismo regionale del 63% ovviamente polarizza il voto”. A dirlo è il vicecoordinatore ionico ScN Gianmarco Lombardo.
“Detto ciò – spiega Lombardo -, i Comuni Jonici e Messina Città mantengono il primato indiscusso di consensi verso il partito del leader Cateno De Luca, cosa assolutamente non scontata in una competizione con un tasso di astensionismo regionale appunto abnorme. Inoltre un ottimo risultato è arrivato anche dalla zona tirrenica e nebroidea dove peraltro il partito è stato strutturato da poco tempo grazie alla costanza e alla passione dei dirigenti e militanti”.
“Infine si può dire che ovunque amministri Sud chiama Nord il gradimento è altissimo (vedi Fiumedinisi primo comune in termini assoluti nel messinese e Messina che supera di gran lunga le altre città Metropolitane).
Santa Teresa si distingue anche per un eccellente primato: essere il primo comune di 10 mila abitanti sui 108 enti ad avere il miglior rapporto di voti sul totale (48%) verso la lista dell’onorevole De Luca. In sostanza 1 persona su 2 ha barrato il nostro simbolo. Ciò non vuol dire aver vinto, perché vincere è centrare l’obiettivo.
Ma significa avere il consenso derivante dalla buona amministrazione che ha l’onore e l’onere di esistere grazie alla scintilla accesa da Cateno De Luca.
Si riparte da qui – conclude Lombardo – con l’umiltà di capire e correggere gli errori e con la consapevolezza che Messina e Provincia hanno scelto nettamente Cateno De Luca”.