Sanzioni e ammende per 360.000 euro e 24 persone deferite all’autorità giudiziaria. È questo il bilancio dopo un’attività ispettiva dei Carabinieri di Messina e i militari del Nucleo Ispettorato del lavoro a 31 imprese edili della provincia di Messina su cui sono state effettuate anche verifiche su 80 posizioni lavorative.

Le irregolarità sono state riscontrate in 15 ditte, delle quali 14 sono state sottoposte alla sospensione temporanea delle attività per la presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro e per la presenza di lavoratori “in nero”.

Le irregolarità hanno riguardato, principalmente, la mancata adozione di misure tecniche e organizzative volte a evitare pericoli di caduta da impalcature e ponteggi, i cosiddetti pericoli da “lavoro in quota”, come, ad esempio, la mancata installazione di protezioni verso il vuoto. Gli altri illeciti rilevati sono stati quelli connessi con ulteriori rischi dei lavoratori, come la mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale e la messa in sicurezza dei cantieri, nonché l’inosservanza degli obblighi relativi alla formazione dei dipendenti.

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