Il consiglio comunale di Catania, presieduto da Sebastiano Anastasi, ha approvato ieri sera all’unanimità dei 30 consiglieri presenti il nuovo regolamento per l’affidamento dei beni confiscati alla criminalità organizzata. L’atto, illustrato dall’assessore ai Beni confiscati, Viviana Lombardo, presente in Aula il sindaco Enrico Trantino, va ad abrogare il regolamento che era stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale del 17 giugno 2014.

Il documento ha ottenuto il via libera dell’Assemblea insieme con diversi emendamenti, alcuni proposti dall’amministrazione, altri a firma delle commissioni IV e II, uno del consigliere Maurizio Caserta e uno congiunto del consigliere Caserta e Gianina Ciancio.

“Un regolamento all’insegna della trasparenza – ha sottolineato l’assessore Lombardo – , frutto di un lavoro condiviso che ha visto in primo luogo l’attività delle Commissioni consiliari, a partire da quella su Statuto regolamento e affari istituzionali, ma anche la collaborazione del mondo accademico, delle associazioni. Tra le varie novità contenute nel documento c’è quella relativa al progetto di un ufficio e uno sportello beni confiscati, in via Monte Sant’Agata 6, dove sono iniziati i lavori per la riqualificazione dei locali”.

Il documento comprende 31 articoli, distribuiti in 5 capi: principi, finalità, oggetto, disposizioni; procedura di acquisizione dei beni confiscati; procedura per l’assegnazione dei beni confiscati; controlli; disposizioni transitorie e finali. Tra i vari punti figurano il registro dei beni confiscati, lo sportello per l’utenza, la costituzione di un osservatorio permanente, le linee guida per la destinazione dei beni confiscati, l’utilizzo diretto per finalità istituzionali e sociali, l’utilizzo per finalità istituzionali attraverso l’assegnazione a società partecipate, enti strumentali e aziende speciali, l’utilizzo per fini abitativi, la concessione a terzi per finalità istituzionali e sociali.

Il nuovo regolamento è stato redatto in ottemperanza alle disposizioni di legge che hanno previsto che i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata possono essere trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del comune dove l’immobile è sito e che i comuni possono amministrare direttamente il bene o, sulla base di apposita convenzione, assegnarlo in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, a comunità, anche giovanili, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, a organizzazioni di volontariato, a cooperative sociali, o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, nonché alle associazioni di protezione ambientale riconosciute.

Nell’ambito della seduta sono state approvate due mozioni. Una della consigliera Melania Miraglia, per richiedere la risoluzione delle gravi criticità causate dalla carenza di personale al VI Municipio del Comune, l’altra del consigliere Maurizio Mirenda sulla sicurezza che prevede l’utilizzo di fondi regionali per impiego di associazioni ex forze dell’ordine.

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