CATANIA – 253 trapianti di organi, dei quali 100 al fegato e 10 a cuore fermo. Sono questi i dati presentati durante la conferenza stampa tenutasi nella tarda mattinata di oggi nella sala al piano terra dell’edificio D dell’ospedale Cannizzaro di Catania sulla donazione degli organi.
Durante la conferenza è stato fatto il punto sui risultati ottenuti in ambito sanitario e trapiantologico nell’Isola, ritenuta un modello di riferimento italiano. All’evento erano presenti Salvatore Iacolino, dirigente generale del Dipartimento Pianificazione Strategica dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, e Giorgio Battaglia, coordinatore del Centro regionale Trapianti Sicilia, oltre ai direttori generali delle Aziende sanitarie dell’Area Metropolitana di Catania e ovviamente al Direttore Generale del Cannizzaro, Salvatore Giuffrida.
Le parole di Iacolino e Battaglia
Al termine della conferenza Iacolino ha sottolineato: “Una crescita importante, una rete trapiantologica che funziona con grande efficacia, con grande incisività e con team particolarmente affiatati che danno la misura di una sanità che può competere con le migliori regioni. 253 trapianti nel 2024 sono una testimonianza vivente. La rete di emergenza va ulteriormente potenziata così come vanno coinvolte le amministrazioni locali per accrescere una cultura del consenso che comunque vede oggi la Sicilia al sesto posto, dopo che per molti anni è stata nelle retrovie. Siamo fiduciosi e puntiamo a migliorare ulteriormente un risultato che oggi è particolarmente significativo e apprezzato”.
Il coordinatore Battaglia ha aggiunto: “È chiaro che sono dei numeri che ci danno soddisfazione, ma dobbiamo ancora crescere. Nel 2022 avevamo come donatori utilizzati 11 su un milione di abitanti, ora ne abbiamo 24. Cominciamo quindi a rispondere alle esigenze e alle aspettative della comunità regionale. Per il prossimo anno cercheremo di riproporre questi numeri e un tasso di opposizione un po’ più europeo”.