Roccalumera – C’è una novità nella querelle tra Giuseppe Lombardo e Matteo Francilia, rispettivamente sindaci del comune di Roccalumera e Furci Siculo, in merito al mancato versamento dei canoni per il depuratore consortile da parte dell’ente Furcese. Lo scorso novembre, Lombardo aveva minacciato di ricorrere alle vie legali se il suo collega Francilia non avesse predisposto gli atti per saldare le somme anticipate dal comune di Roccalumera per la gestione del depuratore di cui è fruitore anche Pagliara. Ne nacque un botta e risposta che oggi dà ragione al sindaco Lombardo. Infatti, ieri, il decreto ingiuntivo è divenuto esecutivo e Furci dovrà sborsare circa 170mila euro, mentre Pagliara 60mila.

“Quello che dispiace nei rapporti istituzionali con gli altri colleghi Sindaci – commenta il sindaco Lombardo – è adire le vie legali per recuperare crediti che servono per garantire servizi pubblici essenziali efficienti. Per ottenere i canoni, del Comune di Furci Siculo e di Pagliara, per garantire la buona gestione dell’impianto intercomunale di raccolta e smaltimento delle acque reflue, relativamente al 2021 e primo semestre 2022, ci siamo dovuti rivolgere ad un Giudice”.

Ma Roccalumera non si ferma qui. Nei prossimi giorni gi uffici comunali attiveranno le ulteriori azioni legali per recuperare gli altri due anni di canoni ancora non pagati con le dovute compensazioni sulle partite di dare e avere ancora aperte.

“Se chiediamo sacrifici ai nostri concittadini per rientrare con i tributi non pagati – conclude il primo cittadino roccalumerese – non si può fare sconto naturalmente ai colleghi sindaci per conto delle loro comunità”.

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