Furci Siculo – Botta e risposta sul depuratore consortile tra il sindaco di Roccalumera Giuseppe Lombardo e quello di Furci Matteo Francilia. Al primo cittadino furcese non sono andate giù le dichiarazioni del collega inerenti le somme che l’ente roccalumerese dovrebbe incassare e derivanti dallo smaltimento delle acque reflue. L’importo del contendere è di circa 300 mila euro. Il 2 novembre, gli uffici comunali di Furci hanno inviato una nota al comune di Roccalumera nella quale si chiedeva di riconoscere i proventi sulla raccolta differenziata, circa 160 mila euro, mai versati al comune di Furci Siculo dal 2017, in modo tale da scomputare le somme che Furci deve invece a Roccalumera per il depuratore consortile. Lombardo ha risposto sui social e attraverso la stampa che Furci chiede i soldi prima ancora di versarli a Roccalumera.
Comportamento inopportuno, fuori luogo e scorretto – afferma Matteo Francilia – considerati i rapporti istituzionali tra gli enti. Alla fine parlano le carte! Noi abbiamo inviato una nota al comune di Roccalumera il 2 novembre per trovare una soluzione, in modo tale da scomputare le somme dall’importo totale per i reflui, considerate le spettanze che loro devono a noi per i contributi CONAI dell’Aro Dinarini , dopo che i nostri uffici avevano contattato telefonicamente il loro comune . Questo si chiama garbo istituzionale , piuttosto che innescare sterili polemiche sui social.
Non ci interessano i litigi o le chiacchiere e soprattutto non interessano ai cittadini che vogliono solo risposte, noi vogliamo migliorare tutti insieme negli interessi del territorio perché da soli non si va da nessuna parte. A lui evidentemente interessa cercare un nemico, probabilmente per trovare giustificazioni agli occhi dei suoi concittadini o per questioni politiche o personali. Non ha senso – conclude Francilia – trasformare semplici atti amministrativi in questioni politiche che nulla hanno a che vedere con la nostra gestione comunale.