Il piccolo borgo siciliano di Forza d’Agrò ha recentemente segnato un nuovo capitolo nella sua storia grazie alla formalizzazione di un gemellaggio con Marktoberdorf, una cittadina industriale nel sud della Baviera, in Germania. Questo accordo è nato per celebrare e ricordare i legami tra le due comunità, rapporti che si sono formati a partire dagli anni ’60 e hanno segnato la vita di molte famiglie forzesi, emigrate per costruire un futuro migliore. Ma per comprendere a fondo le motivazioni e l’importanza di questo gemellaggio, è necessario tornare indietro nel tempo, agli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale.

Gli Anni ’60: La Dura Realtà della Sicilia e il Sogno Tedesco

Negli anni ’60, Forza d’Agrò si trovava in una situazione difficile. La guerra era finita da quindici anni, ma la ripresa economica in Sicilia era lenta. L’agricoltura, unica risorsa del borgo, era ormai in declino, e il lavoro disponibile era scarsissimo. Per molti abitanti, l’emigrazione rappresentava l’unica speranza di un futuro più stabile.

Contemporaneamente, la Germania attraversava una fase di rinascita economica. Le città industriali come Marktoberdorf cercavano manodopera per sostenere la loro crescita. Le fabbriche locali, tra cui Fendt (produttrice di trattori) e Taschentuch Walter (che fabbricava tovaglioli e fazzoletti), offrivano lavoro abbondante e stipendi che sembravano irraggiungibili per chi rimaneva in Sicilia. La prospettiva di un impiego sicuro spinse numerosi forzesi a intraprendere un viaggio verso una terra lontana, ma ricca di opportunità.

I Pionieri Forzesi e la Prima Ondata di Emigrazione

Il primo a giungere a Marktoberdorf nel 1960 fu Carmelo Smiroldo, che aprì la strada per altri suoi concittadini. Con il suo arrivo in Germania, iniziò a “invitare” altri forzesi, avvalendosi del supporto delle aziende tedesche. Fu così che le prime due donne forzesi, Maria Scandurra e Maria Lombardo, si trasferirono a Marktoberdorf per lavorare. Poco dopo arrivarono anche il fratello di Carmelo, Francesco, e la famiglia Di Cara.

La storia di Francesco Smiroldo rappresenta quella di molti altri forzesi. Durante i suoi ultimi giorni a Forza d’Agrò, lavorava nei vigneti in contrada “S. Leo” insieme alla famiglia Di Cara. Fu proprio durante quelle giornate di lavoro che nacque in loro l’idea di partire per la Germania. Così, nel maggio 1961, Francesco, Pasquale, Nicola e Giovanni Di Cara partirono con un visto turistico per Marktoberdorf, con la speranza di un impiego stabile. La famiglia Di Cara trovò lavoro presso Hübner, un’azienda di produzione di collane e materiali in plastica, e in breve tempo si trasferirono a Marktoberdorf anche altri membri della famiglia.

Una Comunità in Crescita: La Vita dei Forzesi in Germania

Con il passare degli anni, sempre più forzesi raggiunsero la città tedesca, creando una vera e propria comunità. Negli anni ’80, i legami tra Forza d’Agrò e Marktoberdorf si erano consolidati al punto che alcuni forzesi avevano deciso di mettere radici in Germania, sposandosi con cittadini tedeschi e fondando famiglie. Circa cinquanta bambini di origini forzesi nacquero nell’ospedale di Marktoberdorf, e molti di loro si stabilirono definitivamente nella città bavarese, pur mantenendo un forte legame con la Sicilia.

Il tempo ha lasciato un segno indelebile anche nella cultura delle famiglie rimaste a Forza d’Agrò. Il tedesco è diventato una lingua parlata da molti membri della comunità, un simbolo delle profonde radici stabilite oltre i confini italiani.

Il Gemellaggio tra Marktoberdorf e Forza d’Agrò: L’Inizio del Progetto

Il desiderio di preservare questa eredità comune ha spinto il comune di Forza d’Agrò, a partire dal 2010, a promuovere un gemellaggio con Marktoberdorf. Il sindaco Fabio Di Cara, supportato dai residenti forzesi di Marktoberdorf e dal consigliere comunale Emanuele Di Cara, ha lavorato intensamente per ottenere il supporto delle autorità tedesche.

Il progetto ha trovato nuovo impulso con l’elezione di Wolfgan Hell a sindaco di Marktoberdorf e il coinvolgimento di Manfred Rietzler, un cittadino di Marktoberdorf con legami profondi con Forza d’Agrò. Rietzler, frequentatore abituale della cittadina siciliana dal 1981, ha costruito forti amicizie locali e, grazie alla sua influenza, ha contribuito a costruire un ponte tra le due amministrazioni.

La Formalizzazione del Gemellaggio: Eventi e Celebrazioni

Il primo importante evento del gemellaggio si è svolto a Forza d’Agrò nel settembre 2016, quando una delegazione tedesca ha visitato il borgo per stabilire i primi legami ufficiali. Nel 2022, il sindaco Hell ha fatto una visita informale a Forza d’Agrò per comprendere l’impatto del gemellaggio e valutare l’entusiasmo della comunità. Successivamente, in ottobre, una delegazione tedesca di circa venti persone è tornata a Forza d’Agrò per immergersi nelle tradizioni locali.

Il 7 ottobre 2022, il Consiglio Comunale di Forza d’Agrò ha approvato formalmente il gemellaggio, e alla fine del 2022 una delegazione forzese ha ricambiato la visita in occasione dei mercatini di Natale di Marktoberdorf, organizzando uno stand di prodotti siciliani per rappresentare la loro cultura.

Infine, il 24 luglio 2023, il Consiglio Comunale di Marktoberdorf ha approvato all’unanimità l’istituzione del gemellaggio. La firma ufficiale è avvenuta il 10 dicembre 2023, sancendo ufficialmente l’unione tra le due città.

Una Nuova Era di Scambi Culturali e Associazioni Dedicate

Il gemellaggio ha anche portato alla creazione di due associazioni dedicate, una in ciascuna città, con il compito di mantenere vivi i legami tra le comunità. Queste associazioni, insieme ai nuovi siti web in fase di allestimento, hanno l’obiettivo di organizzare eventi, visite e attività per promuovere la conoscenza reciproca e favorire gli scambi culturali.

L’ultima grande celebrazione si è tenuta nel settembre 2024, durante le festività dedicate al SS. Crocifisso di Forza d’Agrò, alla presenza della delegazione tedesca. Il parroco locale, monsignor Lillo Maiorana, ha benedetto il gemellaggio, ricordando l’importanza della fede e del sostegno spirituale per le famiglie forzesi emigranti.

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