Un pranzo tra amici si è trasformato in un dramma con conseguenze devastanti. Giorge Leonte, un uomo di 54 anni originario della Romania, è stato condannato in via definitiva a sei anni di reclusione per il tentato omicidio di un suo connazionale. L’episodio è accaduto a Furci Siculo alla fine di luglio del 2023. Leonte e la vittima, un uomo di origine marocchina, avevano trascorso del tempo insieme, pranzando in compagnia di altri amici. Tuttavia, una banale discussione è degenerata in modo inaspettato, sfociando in un violento alterco. Leonte ha colpito ripetutamente l’amico con un coltello, procurandogli ferite profonde al collo e alla spalla.

I carabinieri della stazione di Santa Teresa di Riva, intervenuti sul posto, hanno trovato la vittima in gravi condizioni e hanno arrestato Leonte. L’arma del delitto, un coltello con una lama di 31 centimetri, è stata rinvenuta nell’abitazione dell’aggressore.

Durante il processo di primo grado, conclusosi con una condanna a sei anni, la difesa ha sostenuto che le ferite riportate dalla vittima non giustificassero l’accusa di tentato omicidio, ma piuttosto quella di lesioni personali. L’avvocato ha sottolineato il breve tempo di guarigione stimato dai medici e ha messo in dubbio l’intenzione di uccidere da parte del suo cliente.

La Corte d’Appello, tuttavia, ha confermato la sentenza di primo grado, dando ragione alla Procura. I giudici hanno sottolineato la pericolosità delle ferite inferte, in particolare quelle al collo, e hanno ritenuto che l’intenzione di uccidere fosse evidente. L’opinione del medico legale, che ha affermato come le ferite potessero essere mortali se inferte con maggiore forza, è stata determinante nella decisione finale.

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