Il Palermo ha trovato lo squillo che serviva per rilanciare la propria stagione, imponendosi con un netto 3-1 in casa della Juve Stabia, ex capolista e squadra rivelazione di questo avvio di campionato. Un successo fondamentale, maturato in una trasferta che si presentava insidiosa: i campani, oltre a godere del fattore campo e del terreno sintetico, erano in un momento di grande forma e vantavano quattro punti di vantaggio sui rosanero.

Tuttavia, al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, sono stati i tifosi del Palermo a festeggiare: trecento supporter siciliani hanno applaudito la vittoria dei loro beniamini, ripetendo l’esultanza già vista in trasferta a Cremona. Questa volta, le reti decisive portano la firma di Segre e Henry nel primo tempo, con Brunori che ha chiuso i conti su rigore nella ripresa.

Una vittoria di squadra e di intelligenza

La vittoria del Palermo non è stata solo il frutto di una prestazione tecnica superiore, ma anche di intelligenza tattica e determinazione. La squadra di Dionisi ha rischiato in più occasioni, soprattutto nei primi minuti, quando Desplanches ha dovuto compiere un intervento miracoloso su Floriani Mussolini dopo soli 11 minuti di gioco. Nonostante questo, quando il Palermo ha alzato i ritmi e sfruttato il divario tecnico con la Juve Stabia, la differenza tra le due squadre è emersa chiaramente.

La Juve Stabia, pur avendo tirato 14 volte verso la porta, è riuscita a segnare solo un gol. Il Palermo, invece, ha creato meno occasioni, ma ha capitalizzato al massimo: otto tiri, sei nello specchio, e tre gol che hanno affondato i campani. Una dimostrazione di cinismo e precisione.

Le scelte di Dionisi e l’equilibrio tattico

Gran parte del merito di questa vittoria va ascritto all’allenatore del Palermo, Alessio Dionisi, che ha azzeccato sia la formazione iniziale che i cambi in corso d’opera. Il tecnico ha scelto di non schierare titolari inamovibili come Brunori e Ranocchia, già preannunciati in panchina alla vigilia, optando invece per Henry in attacco e Segre a centrocampo. Queste scelte si sono rivelate vincenti.

Henry, con la sua fisicità, è stato un punto di riferimento costante per la squadra, vincendo tutti i duelli aerei e giocando di sponda con intelligenza, facilitando le ripartenze e permettendo al Palermo di risalire il campo. Segre, alla sua prima da titolare dopo lo spezzone giocato contro il Cosenza, ha sfruttato al meglio il suo dinamismo, segnando il gol del vantaggio al 18′. L’azione è nata proprio da Henry, con una rifinitura di Pierozzi e un tocco di testa di Di Francesco che ha permesso a Segre di anticipare Rocchetti e insaccare.

Un Palermo cinico e pronto a rispondere ai momenti difficili

Nonostante il gol subito, la Juve Stabia ha provato a reagire immediatamente, creando un’altra grande occasione subito dopo il vantaggio rosanero, ma Desplanches ha risposto ancora una volta con un intervento decisivo su Mosti. Il Palermo ha poi lavorato per “addormentare” la partita, grazie alla solidità del trio di centrocampo e al lavoro degli esterni, riuscendo a chiudere gli spazi agli avversari.

Tuttavia, prima dell’intervallo, la partita ha vissuto un altro momento cruciale. Al 40’, Rocchetti ha colpito la traversa con Desplanches battuto, e un minuto dopo Adorante ha sfiorato il gol del pareggio. La risposta del Palermo è stata immediata e letale: al 43’, Henry ha segnato di testa il suo primo gol con la maglia rosanero, finalizzando un’azione ben costruita da Ranocchia e Di Francesco, il cui cross è stato descritto come un capolavoro, degno di un dolce di alta pasticceria.

Ripresa: la Juve Stabia ci prova, ma Brunori chiude i conti

Nel secondo tempo, l’allenatore della Juve Stabia, Pagliuca, ha provato a dare maggior spinta alla sua squadra inserendo Candellone e Floriani Mussolini, ma i pericoli per il Palermo sono arrivati soprattutto da situazioni di palla alta. Al 10’, Ruggero ha sfiorato il gol di testa, ma Desplanches ha risposto ancora con una super parata.

Il momento di maggior difficoltà per i rosanero è arrivato al 16’, quando, su un calcio d’angolo, la difesa si è distratta e Adorante ne ha approfittato per segnare da due passi. La Juve Stabia ha preso coraggio e ha provato a rientrare in partita, ma Dionisi ha risposto con i cambi giusti: dentro Brunori e Lund, e il numero 9 ha impiegato pochi minuti per incidere.

Appena entrato, Brunori si è procurato un rigore, trasformandolo con freddezza e sigillando il risultato sul 3-1. L’esultanza della squadra e la corsa di Dionisi verso i suoi giocatori hanno suggellato un momento di grande unione e determinazione, segno di una squadra che inizia a trovare il giusto equilibrio.

Seconda vittoria stagionale, Palermo verso nuovi orizzonti

Con questa vittoria, la seconda stagionale, il Palermo sale a sette punti in classifica e può finalmente guardare al futuro con maggiore fiducia. La prestazione contro la Juve Stabia è un segnale importante: il Palermo è una squadra che può competere ai massimi livelli, soprattutto se continua a mostrare la stessa compattezza e intelligenza tattica vista in questa trasferta.

Adesso, con la fiducia ritrovata e la consapevolezza di avere un gruppo competitivo, Dionisi potrà lavorare per dare continuità ai risultati e puntare in alto, cercando di trasformare questo squillo in una vera svolta per la stagione rosanero.

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