LETOJANNI. Se n’è andato in silenzio. Senza particolare clamore. Senza parlare. Attorniato dall’affetto dei suoi cari e dei suoi più stretti amici. Se n’è andato con il suo solito buon umore. Con il sorriso di sempre. Con la battuta sempre pronta. E un pizzico di rammarico per non aver potuto ancora una volta assaporare il solito caffè al Niny Bar della sua piazza Francesco Durante, assieme ai suoi amici di sempre. Ignazio Pagano, al secolo il barbiere di Johnny Stecchino è andato via nella giornata di ieri, e Letojanni da oggi non è più la stessa. Anche se il suo salone, Il salone delle Palme, gestito da qualche anno dal figlio Fausto, è ancora lì incastonato in una cornice mozzafiato, dove tanti personaggi si sono fermati per un taglio di capelli e una barba fatta come Dio comanda, tutto non sarà più allo stesso modo. Mancherà tutto di Ignazio. La sua leggerezza, il suo animo buono e sempre accogliente, i suoi ricordi che fanno ormai parte del passato ma che saranno sempre scolpiti nella memoria dei letojannesi. Mancheranno i duetti musicali con il signor Nino Nicita, le indimenticabili serate nella nchianata del suo amico fidatissimo Pippo Lo Re, le scorpacciate di maccheroni con il sugo di maiale, le pescate di saraghi e pettini, i suoi soliti balletti che rappresentavano il lato folkloristico del suo carattere. Mancherà il suo stile inconfondibile, da gentiluomo, da dispensatore di buoni consigli. Ne ha dati tanti di consigli, Ignazio, ricordato da tutti per la sua umanità, stretta tutta nel suo metro e quaranta d’altezza. Ma si sa: il vino buono sta nelle botti piccole… Mancherà il suo orgoglio da pioniere, la sua freschezza d’animo. E poi, ovviamente, mancherà anche la dolcezza di un uomo che ha cresciuto i suoi figli, assieme alla moglie Santina, con i valori di un tempo. Casa e famiglia, lavoro e amicizie fraterne. Tra queste, ovviamente, quella con Gioacchino Riccobene, un altro letojannese che ha voluto dedicare come molti suoi concittadini un pensiero sui propri canali social. Un messaggio d’affetto per colui che prestò con la gentilezza di un gigante Il salone delle Palme per le riprese del famoso cult cinematografico “Johnny Stecchino”, diretto e interpretato da Roberto Benigni nel giugno del 1991. Di quei tempi è rimasto tutto impresso nella memoria di Letojanni. D’Altronde, i cimeli e le foto di quel set cinematografico sono tuttora appesi alle pareti del salone e rappresentano un lascito per il futuro. Un futuro che da ora in poi sarà conservato gelosamente nelle sapienti mani di Fausto, il figlio che Ignazio ha incaricato di continuare il percorso intrapreso più di mezzo secolo fa. Il Salone delle Palme continuerà a esistere. E Ignazio lo benedirà da lassù. In qualche modo. Come sanno fare gli angeli che continuano a vegliare da un mondo sconosciuto, parallelo, ultraterreno. Ignazio saprà fare anche questo. E Letojanni gliene sarà sempre grata. A te Ignazio, l’ultimo saluto è un arrivederci. Solo un arrivederci.
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