MESSINA – Si chiude con l’assoluzione di due medici il “caso” dell’untore. Al centro della vicenda un uomo di 58 anni che contagiò un’avvocatessa, la sua compagna di 45 anni, morta nel 2017 per Aids e alla quale non rivelò la positività. Cosa che non le avrebbe consentito di ricevere le cure necessarie. Due medici allora in servizio al Papardo (Arianna D’Angelo e Aldo Molica Colella) non avrebbero diagnosticato l’Hiv. Il Pm Roberto Conte ha chiesto per loro l’assoluzione, dando per buono l’operato svolto. Il cosiddetto Untore, Luigi De Domenico, lo scorso 13 ottobre è stato condannato a 22 anni di reclusione in primo grado.
Trending
- Catania, rubano sportelli da auto in sosta: arrestati due pregiudicati
- Catania, minaccia vicini di casa e Carabinieri: in carcere 48enne
- Ragalna, rubano bici e betoniera mobile: tre arrestati
- Atletica Leggera. Santi Arici straordinario a Caorle, è vicecampione italiano nella categoria cadetti
- Messina nuova “Città del Folklore”: omaggio alle tradizioni popolari
- Autostrada A18, scontro furgone-autocarro: un morto
- Giardini Naxos. Cordoglio per la morte di Umberto Turrisi, il 41enne si è schiantato ieri sulla Statale 284 a Paternò
- Taormina. Palazzo dei Giurati chiede un finanziamento per riqualificare il Capalc, sarà destinato alla popolazione scolastica