MESSINA. Anche per il 2025 l’Accademia Italiana della Cucina ha scelto di valorizzare le realtà che si distinguono per il loro impegno nella cultura e nella promozione della tradizione gastronomica. Su segnalazione della Delegazione di Messina, il Consiglio di Presidenza dell’Accademia, riunitosi a Milano, ha attribuito due importanti riconoscimenti ad altrettanti soggetti del territorio peloritano. Sarà il sindaco della Città Metropolitana, Federico Basile a consegnarli, giovedì 20 novembre, alle ore 17.30, nel salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, nel corso di un incontro a cui prenderanno parte autorità, rappresentanti dell’Accademia e protagonisti del mondo enogastronomico locale. I riconoscimenti assegnati sono: Premio “Giovanni Nuvoletti” al prof. Lucio Falcone della Casa Editrice pattese “Pungitopo”, fondata con il padre Nino nel 1977 con interessi prevalentemente indirizzati a rilevare il mondo delle tradizioni e delle letterature popolari e delle microstorie locali. La Pungitopo editrice nell’ultimo triennio ha rivolto la sua attenzione alla cultura nazionale e straniera, individuando particolari settori d’intervento e metodologia di ricerca. Le principali collane si pongono come punto di riferimento nei settori della produzione narrativa, teatrale e saggistica, tanto isolana quanto italiana ed europea. Con importanti riproposte di autori e tematiche del passato, sono presenti nel suo catalogo nomi significativi della cultura contemporanea ed è fra gli editori che emergono nella divulgazione e conservazione della cultura e delle tradizioni siciliane esaltata dal suo “Almanaccu sicilianu” monografia che dal 1978, raccoglie storie, proverbi, canti, credenze, ricette, notizie della tradizione popolare siciliana. Nel catalogo numerosi i libri dedicati alla Cucina tra cui Cucina Eoliana. Ricette gastronomiche tradizionali; Messina, Il sapore dei ricordi; Piscispada: sulla cultura del pescespada nello Stretto di Messina; Sciroccu, malanova e piscistoccu sulla cultura del pescestocco a Messina. Il Premio “Dino Villani” assegnato “al produttore” che si sia distinto nella lavorazione artigianale di un “prodotto alimentare” di rilevante e specifica qualità organolettica, lavorato con ingredienti nazionali tracciabili, con una ben identificata tipicità locale è stato attribuito al “Liquore di limone Interdonato”. A riceverlo la “Maison Giardini d’Amore”, azienda artigianale che ha creato una linea sofisticata di liquori con frutti, erbe e agrumi; aromi naturali, freschi, essenziali, ispirati alla bellezza della natura per un prodotto contemporaneo con solide radici nel passato. Per le sue caratteristiche e per la stagione di produzione nel periodo autunno/inverso, il Limone Interdonato ha fatto ricevere il titolo di “Terra dai giardini sempre verdi” a tutta la riviera ionica messinese.
L’incontro culturale sarà aperto dal delegato Aic di Messina, Attilio Borda Bossana, cui seguirà l’intervento del prof. Sergio Todesco, etnoantropologo già direttore del Parco Archeologico dei Nebrodi Occidentali e del museo regionale “Giuseppe Cocchiara”, che illustrerà l’attività dell’editore Falcone. Per la cultivar Igp esclusiva della zona ionica della provincia di Messina, ottenuta dall’innesto tra un cedro e un limone su una pianta di arancia amara, creata verso la fine del 1800 dal colonnello garibaldino Giovanni Interdonato, ne parlerà il prof. Salvatore Ragusa già professore ordinario per il settore scientifico-disciplinare di “Biologia farmaceutica” presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro.
Fondata nel 1953 e presente a Messina dal 1963, l’Accademia Italiana della Cucina è l’unica associazione gastronomica riconosciuta dal 2003 come “Istituzione Culturale della Repubblica Italiana”. Questi riconoscimenti ribadiscono il valore del patrimonio culturale e produttivo del messinese, che continua a distinguersi nel panorama nazionale per qualità, autenticità e legame con il territorio.
(Comunicato stampa di AssoStampa Messina)


