Si intitola A STREGA DO DEMONIU ed è il terzo singolo estratto dall’album SOGNATRICI di Gabriella Lucia Grasso; un’opera in siciliano che gode del patrocinio di Amnesty International Italia, a sottolineare l’importanza di continuare a lavorare per i diritti delle donne e che “vuole essere “un dono di riconoscenza verso tutte quelle che negli anni hanno lottato per rendere questo mondo un posto migliore”.
Il brano è uscito il 3 giugno accompagnato da un videoclip che vede la regia (e anche l’ideazione) della stessa Grasso e le coreografie di Manuela Rigo, licenza Royal Academy of Dance of London.
A STREGA DO DEMONIU è il brano che apre l’album. “Donne pericolose le streghe. – scrive l’autrice – Siamo state bruciate per secoli senza alcuna colpa se non quella di essere femmine. Siamo state perseguitate, torturate, violate di fronte a popolazioni mute che non hanno mosso un dito per venire in nostro soccorso. Quelle fiamme assassine ardono ancora le nostre coscienze”.
L’ALBUM
Un’opera che celebra la lotta e il coraggio delle donne. Si tratta della colonna sonora dell’omonimo spettacolo creato dalla cantautrice con Valeria Benatti, nota scrittrice e conduttrice radiofonica, che ne ha scritto il testo teatrale.
“Nascere femmina – scrivono le autrici – comporta ancora oggi una serie di discriminazioni e offese che non possiamo più accettare. La rilettura della storia ci rivela quanto le donne del passato abbiano dovuto subire, combattere e alzare la voce per ottenere il diritto di essere ascoltate. ‘Sognatrici’ intende rendere omaggio a quelle sorelle che, con determinazione e sacrificio, cambiando il loro destino, hanno influenzato positivamente anche il futuro di tutte noi”.
Dieci brani originali e una versione corale di Bella Ciao, che vede la partecipazione di Mauro Ermanno Giovanardi, Elena Ledda, Pietra Montecorvino, Giancarlo Paglialunga e Tosca, per un album che diventa una celebrazione della bellezza e della forza femminile.
“Scrivere l’album ‘Sognatrici’ è stata per me un’esperienza straordinaria – ha raccontato Gabriella Lucia Grasso – un viaggio profondo che ha segnato una grande trasformazione artistica e personale. La prima scintilla è stata la canzone Mariannina (Mariannina Coffa, poetessa di Noto, che sfidò il patriarcato lasciando il marito che gli era stato imposto dal padre, ndr). Ricordo ancora l’emozione dei primi versi, nati quasi per caso, che hanno aperto la porta su un mondo di storie che sembravano solo aspettare di essere raccontate. Ogni parola, ogni melodia era un filo sottile che, una volta afferrato, mi ha condotto verso altre donne, altre vite, altre battaglie”.
Tutti i brani (eccetto Bella Ciao) sono stati scritti e composti da Gabriella Lucia Grasso. L’orchestrazione e gli arrangiamenti sono di Denis Marino.
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