Nizza di Sicilia – Sorgono ulteriori perplessità, dopo quelle dei sindacati, sulla nomina di Daniele Lo Presti a Comandante della Polizia Locale di Nizza di Sicilia. A nutrire dei dubbi sull’operato del percorso amministrativo che ha condotto il Commissario Lo Presti, a scavalco per 12 ore settimanali nella comunità nizzarda, è la minoranza consiliare formata da Agatino Di Blasi, Rita Isaja, Giuseppe Di Tommaso e Antonino Leone. I quattro componenti del gruppo “Pace e Futuro” hanno analizzato nel dettaglio la vicenda, portando in risalto alcune incongruenze attraverso una mozione indirizzata, oltre che al sindaco Natale Briguglio, anche al Prefetto di Messina, all’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali, alla Corte dei Conti e alle Organizzazioni Sindacali.

Più specificatamente vengono accesi i fari sulla delibera di Giunta del 3 novembre scorso, che in un passaggio recita «ai sensi della vigente normativa è possibile istituire nel Comune di Nizza di Sicilia seppur in via sperimentale, un Corpo di Polizia Municipale, in quanto al Servizio di P.M. sono attualmente assegnate almeno n. 7 unità”.

Il gruppo consiliare sostiene «l’infondatezza giuridica di quanto affermato nella delibera dell’esecutivo municipale in quanto la normativa (art. 7 della L. 65/86) si riferisce solo alle unità a tempo pieno, invece Nizza di Sicilia conta 7 operatori, di cui 4 part-time».

Sotto esame anche la somma di 9mila euro impegnata dall’amministrazione per l’utilizzo del commissario Lo Presti, “in espressa violazione dei vincoli di cui all’art.1 commi 557 e 562 della L. 296/2006”. Nella nota i consiglieri richiamano quanto evidenziato dal revisore dei conti: «che, essendo l’ente non virtuoso, il comune deve attuare la graduale riduzione della spesa fino all’anno 2025 per raggiungere l’obiettivo del 27,20% come evidenziato verbale 12 del 15/05/2023 prospetto dettagli indicato in proposta dal quale si evince che il comune di Nizza di Sicilia ha un valore superiore rispetto a quello sopra individuato, nello specifico pari al 42,32%».

Infine viene contestata all’amministrazione «la condotta illegittima nei confronti dell’ex responsabile Natoli atteso che non sono stati rispettati i termini di legge per consentire allo stesso di riscontrare le contestazioni ed il regolare instaurarsi di un contraddittorio (nota prot. 13008 del 31/10/2023 e nomina nuovo comandante 03.11.2023) come del pari deve evidenziarsi la manifesta illegittimità della nota di contestazione “cumulativa” di fatti asseritamente verificatisi nel tempo in violazione del principio di immediatezza della contestazione disciplinare».

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