SANTA TERESA DI RIVA. Un altro sit-in di protesta per chiedere, ancora una volta, lo stop al genocidio in Palestina perpetrato dal Governo israeliano. Un flashmob, organizzato anche questa volta dal Comitato per il popolo palestinese della Riviera jonica messinese che si è ritrovato, domenica scorsa, nella Palestra del Liceo Classico-Scientifico “Caminiti-Trimarchi” di Santa Teresa di Riva per ribadire, dopo la manifestazione di Letojanni di un mese fa, il proprio “no” deciso alla guerra scatenata da Israele nella Striscia di Gaza. Una manifestazione, decisamente apartitica (non c’erano bandiere di nessuno schieramento politico), che ha riscosso un successo importante e nel corso della quale molti sono stati i temi trattati negli interventi dei presenti. Giacomo Di Leo, Concita Buscari e Stefania De Marco, membri del comitato, hanno delineato per esempio la grave crisi umanitaria in cui versa la popolazione palestinese e l’accusa di genocidio intentata dallo Stato del Sudafrica nei confronti di Israele presso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, attualmente ritenuto ammissibile sulla base delle prove addotte. L’attenzione è stata poi portata anche sulle responsabilità del Governo italiano e del tentativo di censura e di repressione delle voci di dissenso nei confronti dell’evidente complicità del nostro Paese, che oltretutto configura scenari di guerra in cui la Regione siciliana in particolare è coinvolta senza la piena consapevolezza dei cittadini. Interessantissimo poi l’intervento di Nicola Candido che ha affrontato approfonditamente le criticità del conflitto arabo-palestinese. Anche la professoressa Mimma Crupi ha dato il suo apporto per la riuscita della manifestazione, assieme al professor Giuseppe Parisi e ad Angela Di Nuzzo. Quest’ultima ha raccontato la sua esperienza personale in Palestina e ha saputo delineare con lucida precisione le condizioni di apartheid in cui vivevano i palestinesi fino al 7 ottobre 2023. Condizioni largamente superate dall’attacco militare di Israele negli ultimi 140 giorni. Il sit-in è poi terminato ma i componenti del Comitato hanno dichiarato che non si fermeranno certo qui e che altre iniziative saranno organizzate per gridare ancora una volta e per sempre lo stop al genocidio dei palestinesi.

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