Slitta a gennaio il secondo acconto delle imposte dirette. Tra le novità di interesse fiscale, previste nel decreto collegato alla legge di Bilancio 2024, rientra quello di spostare il versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette, dovuta in base all’ultima dichiarazione dei redditi compilata. La scadenza è posticipata al prossimo 16 gennaio. Un beneficio riservato ad una stretta platea di contribuenti e non abbraccia tutte le imposte.
Posso avvalersi della proroga le persone fisiche titolari di partita Iva, che nel 2022 dichiarano ricavi o compensi non superiori a 170 mila euro. Quindi autonomi e professioni hanno la possibilità di scegliere di versare in un’unica soluzione, entro il 30 novembre, oppure pagare a gennaio senza applicazioni di interessi o procedere a dilazionare quanto dovuto in cinque rate, fino a maggio. I pagamenti devono avvenire entro il 16 di ogni mese.
La prima rata dovrà essere versata entro il 16 gennaio, mentre l’ultima scade il 16 maggio. Sono escluse dalla norma le società di capitali (ad esempio s.r.l. e s.r.l.s.) e pure le società di persona(s.n.c., s.a.s., etc.). Non rientrano le persone fisiche non titolari di partita IVA e i soggetti diversi dalle persone fisiche.