TAORMINA. Dopo la controversia politica, solo politica, adesso si passa a quella direttamente nelle aule dei Tribunali. Ed era normale che fosse così. Non si appresta a terminare la contesa tra l’ex comandane della Polizia Locale di Taormina, Daniele Lo Presti, e l’Amministrazione comunale del sindaco Cateno De Luca, che ha ormai da qualche settimana “spedito” proprio il dipendente nell’Area tecnica in qualità di specialista in attività amministrativa. L’azione congiunta da parte dei 117 comandanti di tutt’Italia che hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per protestare contro l’abuso compiuto da De Luca ai danni di Lo Presti, sarà seguita infatti molto probabilmente da un ulteriore atto, stavolta a firma dello stesso Lo Presti. Quest’ultimo, da quanto trapelato negli ambienti politici taorminesi, avrebbe messo in conto di rivolgersi al Tar della Sicilia, sezione di Catania, per riavere l’incarico di comandante, oltre ad aver deciso di intraprendere le vie legali con un esposto presso il giudice del lavoro. Si tratterebbe dunque di una doppia azione che mirerebbe ad attivare la Legge per ristabilire l’ordine e mettere in guardia De Luca e compagni. Un iter legale che porterebbe il Comune di Taormina nelle aule di un Tribunale. Qualcosa di grave e che nessuno si sarebbe sognato soltanto un anno fa.
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