TAORMINA. Dopo la controversia politica, solo politica, adesso si passa a quella direttamente nelle aule dei Tribunali. Ed era normale che fosse così. Non si appresta a terminare la contesa tra l’ex comandane della Polizia Locale di Taormina, Daniele Lo Presti, e l’Amministrazione comunale del sindaco Cateno De Luca, che ha ormai da qualche settimana “spedito” proprio il dipendente nell’Area tecnica in qualità di specialista in attività amministrativa. L’azione congiunta da parte dei 117 comandanti di tutt’Italia che hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per protestare contro l’abuso compiuto da De Luca ai danni di Lo Presti, è seguita da un ulteriore atto, stavolta a firma dello stesso Lo Presti. Quest’ultimo, da quanto trapelato negli ambienti politici taorminesi, si è già rivolto al Tar della Sicilia, sezione di Catania, per riavere l’incarico di comandante, oltre ad aver deciso di intraprendere le vie legali con un esposto presso il giudice del lavoro. Si tratterebbe dunque di una doppia azione che mirerebbe ad attivare la Legge per ristabilire l’ordine e mettere in guardia De Luca e compagni. Un iter legale che porterà il Comune di Taormina nelle aule di un Tribunale. Qualcosa di grave e che nessuno si sarebbe sognato soltanto un anno fa.
Trending
- Taormina. Niente riapertura anticipata, la via Garipoli sarà percorribile dal 9 luglio in poi
- Taormina. L’architetto Antonio Marano nominato consulente per redigere il nuovo piano urbanistico
- Santa Teresa di Riva. Domani allo Stadio Comunale la “Partita del Cuore”, l’evento è organizzato dall’Avis
- Nike, panchina affidata a Rosario De Cento. “Miriamo ai vertici della classifica”
- Letojanni. Studenti a lezione di sostenibilità e innovazione: l’evento voluto dall’assessore Giusy Risini
- Taormina. Guardia Costiera in azione: elevati 36 verbali amministrativi per circa 14 mila euro
- Lipari. Torna la rassegna “Racconti d’estate”, proiezioni, retrospettive e cineforum con attori, registi e studiosi
- Letojanni. Se n’è andato l’architetto Pietro Bonsignore: gli accorati addii delle nuore Assunta e Erika