TAORMINA. La conclusione tratta dal Partito Democratico di Taormina riguardo ai risultati ottenuti alle Elezioni Europee è netta: Cateno De Luca perde consensi e il Centrosinistra si candida ad avanzare la propria proposta per il Governo della Città del Centauro, forte del suo 30 % raggiunto sommando le preferenze di Pd, M5S, Avs, Azione e Sue. Un’analisi abbastanza veritiera, quella espressa dal segretario dem taorminese, Filippo Patanè, che in una nota stampa ha rivendicato l’ottima tenuta dei progressisti in una città in cui l’effetto De Luca sta sgonfiandosi. “La luna di miele con la città è finita e bisogna chiaramente prendere atto che l’Amministrazione in carica è minoranza”, ha dichiarato il segretario del Pd taorminese, affermando anche che “se si fosse votato per le Comunali, con la stessa affluenza del 2023 avremmo sancito che in un solo anno di fatto De Luca avrebbe perso oltre 1.700 voti: il papa straniero i miracoli non li fa, ammesso e non concesso che non vengano ritenuti tali la moltiplicazione dei lidi balneari, delle società pubbliche (vedi fondazioni, patrimonio, social city ecc…), degli affidamenti alla municipalizzata e la moltiplicazione delle assunzioni interinali. Sì, perché bisognerebbe dimostrare che il piano di raccolta rifiuti di Asm non sarà più costoso di quello scritto ai tempi dall’assessore reintegrato o i bus circolari alla fine non ‘circolino’ vuoti, aumentando di fatto solo spese ed assunzioni”. Una stoccata bell’e buona, quella condotta dal Circolo dem, guidato da Patanè, che ha rincarato la dose, sostenendo come il ridimensionamento di De Luca si estenda a Messina, alla Provincia e alla Regione, “dove il risultato del 7,5 % è ben lontano da ogni possibilità di condurre una coalizione alternativa al Centrodestra al governo, per non parlare della deludente percentuale nazionale, che invece di essere una rampa di lancio ha segnato solo l’1,2 %, con una flessione netta soprattutto dove si voleva l’exploit”. Una flessione, a Taormina, frutto di un voto espresso solo dal 38,49 % degli aventi diritto, a differenza del 65,72 % delle Amministrative di un anno fa, con la compagine del sindaco che si è piazzata prima con 1.267 voti (37,43 %), di cui 1.115 preferenze per De Luca, che nel 2023 da candidato sindaco ne aveva raccolte 4.019. Ma con un’affluenza del 63,49 %.

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