TAORMINA. Il Piano dovrà essere adottato in Consiglio comunale il 30 settembre prossimo. Un documento fondamentale per gestire al meglio le spiagge comunali. Lunedì infatti, nella sala delle adunanze di Palazzo dei Giurati, a Taormina, il presidente del Civico consesso, Giuseppe Composto, ha inserito nei punti all’ordine del giorno anche il Pudm, il Piano di utilizzo del Demanio marittimo. Si tratta di un importante documento di pianificazione comunale che regola le modalità di utilizzo della fascia costiera demaniale e del litorale marino, sia per finalità pubbliche sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico, in conformità ai principi definiti dall’Unione Europea ed alla vigente legislazione statale e regionale di settore. In particolare il Pudm riguarda la gestione amministrativa del demanio marittimo della Regione, ad esclusione delle aree del demanio marittimo in concessione ai Comuni, dei beni immobili che insistono sulle aree demaniali, e delle aree portuali, ma non riguarda i parchi e le riserve naturali, che restano disciplinate dai regolamenti e dai piani previsti dalla normativa vigente in materia di aree naturali protette. Il Pudm, inoltre, dovrà essere dotato della documentazione necessaria per la valutazione ambientale strategica. Nonché dei pareri di competenza e di ogni altro atto obbligatorio, ivi compresa la procedura di cui agli articoli 6 e seguenti del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.. In sostanza il Comune di Taormina si doterà di uno strumento per regolamentare l’utilizzo delle spiagge in tutto il suo territorio comunale, in vista di una stretta, con relativa attività di ricognizione, sulle concessioni ai privati nel Demanio Marittimo su cui è arrivata, nei giorni scorsi, una diffida da parte dell’Associazione Turistica Balneare Siciliana.

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