Tragedia nel palermitano. Una barca a vela di 56 metri, la “Bayesian”, con a bordo 22 persone di diverse nazionalità, è affondata a causa di una violenta tromba d’aria, lasciando un bilancio provvisorio di un morto e sette dispersi.

Intorno alle 5 del mattino, mentre una tempesta si abbatteva sulla zona, l’imbarcazione è stata travolta dalle onde e si è inabissata a circa 49 metri di profondità. Le squadre di soccorso, composte da Guardia Costiera, Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto, si sono subito attivate per le operazioni di salvataggio.

In una storia che ha commosso l’Italia, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco sono riusciti a salvare un bambino di un anno, intrappolato all’interno dello scafo. Il piccolo è stato immediatamente trasportato all’ospedale dei Bambini di Palermo, dove è stato ricoverato.

Le ricerche dei dispersi proseguono senza sosta. Le squadre di soccorso stanno battendo palmo a palmo il tratto di mare dove è avvenuto il naufragio, utilizzando anche elicotteri. Tra i dispersi ci sarebbero quattro britannici, un canadese, due americani e il cuoco dell’imbarcazione.

Pietro Asciutto, un pescatore di Porticello, ha assistito impotente alla scena: “Ho visto l’imbarcazione affondare all’improvviso. Era come se la tromba d’aria l’avesse inghiottita”.

La tragedia ha coinvolto cittadini di diverse nazionalità: britannici, neozelandesi, srilankesi, anglo-francesi, irlandesi, canadesi e americani. Le autorità consolari dei rispettivi Paesi sono state immediatamente informate e stanno seguendo la situazione.

Le indagini sono ancora in corso per accertare le cause precise del naufragio. Al momento, la tromba d’aria sembra essere la principale responsabile della tragedia. Saranno sentiti i quindici superstiti, tra cui il comandante dell’imbarcazione, per ricostruire la dinamica degli eventi.

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