Furci Siculo – Si conclude nel modo più tragico la vicenda di Antonio Di Stefano, l’operaio di 57 anni rimasto gravemente ferito in un cantiere a Furci Siculo lo scorso 3 aprile. Dopo oltre quattro mesi di ricovero e di lotta, il suo cuore stanotte ha smesso di battere.
L’incidente era avvenuto in via Sant’Antonio, in un cantiere privato per la costruzione di un complesso sportivo. L’uomo, originario di Pagliara, era giunto con una betoniera per una fornitura di calcestruzzo. L’infortunio si sarebbe verificato intorno alle 8 del mattino, quando l’operaio è scivolato da una scaletta in ferro sul retro del mezzo, cadendo a terra e battendo violentemente la testa.
Immediatamente soccorso dai presenti e poi da un’ambulanza del 118, l’uomo era stato trasportato d’urgenza al Policlinico di Messina, con un grave trauma cranico e una ferita al viso. Le sue condizioni critiche avevano reso necessario il trasferimento nel reparto di Rianimazione.
Nonostante gli sforzi dei medici e una battaglia durata oltre 120 giorni, l’operaio non è riuscito a superare le conseguenze di quel fatale incidente. La notizia del suo decesso getta un’ombra di dolore su un episodio che riporta l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Antonio lascia la moglie Rosaria e i figli Gabriele e Sofia.
Il sindaco Sebastiano Gugliotta, con tutta la comunità di pagliarina, si stringe intorno alla famiglia e lo ricorda come “persona affettuosa, cordiale e sempre sorridente”.