Oltre 7.000 avvisi stanno arrivando ai taorminesi. La caccia agli evasori nella perla dello Jonio negli ultimi tempi, con la neo amministrazione guidata da Cateno De Luca, si è fatta più stringente. Dopo le “cesoie” che hanno prodotto il distacco dell’acqua anche ad una struttura alberghiera, l’attività dell’esecutivo municipale si è spostata sugli evasori dell’Imu.

Dagli accertamenti dell’ufficio tributi, diretto dalla dott.ssa Angela La Torre, si è scoperto negli ultimi cinque anni c’è un ammanco nelle casse comunali di oltre 20 milioni di euro.

Nelle prossime settimane – spiega De Luca – procederemo a puntare i riflettori per recuperare ulteriori crediti provenienti dalla tassa di soggiorno, suolo pubblico e tassa sui rifiuti.

Insomma per i furbetti dell’evasione a Taormina le ore sono contate.

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