Messina – Oggi, il cuore pulsante della città dello Stretto batte all’unisono con il ritmo della Vara. Migliaia di occhi sono puntati verso il cielo, verso quella maestosa macchina votiva che, per un giorno, diventa il simbolo della fede, della tradizione e dell’identità messinese. Ma al di là della splendida struttura, sono i mille e più tiratori i veri protagonisti di questa giornata indimenticabile.
Sono loro, con le loro mani ruvide e i cuori colmi di devozione, a muovere la Vara, a spingerla per le vie della città. Un fiume inarrestabile di forza e passione che si incanala in un unico scopo: portare la Madonna Assunta in cielo. Ogni tiratore è un tassello fondamentale di questo mosaico umano, ognuno con la sua storia, le sue motivazioni e le sue speranze. C’è chi tira per un voto fatto alla Madonna, chi lo fa per tradizione di famiglia, chi semplicemente per amore di Messina.
Le loro spalle si toccano, i loro respiri si fondono in un unico respiro collettivo. Il sudore scivola lungo le loro facce, ma non scalfisce la loro determinazione. Con ogni passo, con ogni sforzo, i tiratori offrono un pezzo di sé alla Madonna, un atto di devozione che li unisce in un legame indissolubile.
La Vara non è solo un carro, è un simbolo. È il simbolo di una comunità che si ritrova, di una fede che si rinnova, di una speranza che si accende. È il simbolo di Messina, una città che sa resistere alle avversità, che sa rialzarsi dopo ogni caduta. E oggi, più che mai, la Vara è un messaggio di speranza per tutti.
In questo giorno speciale, mentre la Vara si innalza verso il cielo, sentiamo il cuore pulsare all’unisono con la città. Sentiamo l’orgoglio di essere messinesi, di appartenere a una comunità così forte e unita. E mentre i rintocchi delle campane si mescolano al fragore della folla, non possiamo fare a meno di pensare che la magia della Vara è qualcosa di unico, qualcosa che va oltre le parole.