CATANIA – Nell’ambito dell’intensificazione dell’azione di prevenzione disposta dal Comando Provinciale di Catania, volta a contrastare l’illegalità diffusa, i Carabinieri di Catania stanno svolgendo una serie di mirati servizi nel centro storico, anche per arginare il pervasivo fenomeno dei parcheggiatori abusivi nelle piazze e in tutti quei luoghi adibiti a parcheggio, al fine di garantire ed innalzare la percezione di sicurezza reale e percepita nella popolazione.
Il primo parcheggiatore denunciato
In tale ottica, i Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante, unitamente ai colleghi del 12° Reggimento “Sicilia”, coordinati dalla Centrale Operativa, hanno deciso di controllare le principali piazze del centro di Catania osservando, con attenzione, gli automobilisti in ingresso e in uscita dagli stalli di sosta, con l’obiettivo di intercettare eventuali “volontari” per le manovre. Non è passato molto tempo dall’inizio del servizio fino a quando, in via cardinale Dusmet, una pattuglia ha sorpreso un 32enne catanese, intento a esercitare abusivamente la professione di parcheggiatore nelle aree di parcheggio comunale.
Il parcheggiatore, sorpreso altre volte dalle Forze dell’Ordine per la sua “illecita attività”, è stato subito bloccato dai militari dell’Arma, e denunciato all’Autorità Giudiziaria proprio perché recidivo.
Gli altri parcheggiatori denunciati
Lungo la stessa via, poco distante, i Carabinieri hanno intravisto un’altra “vecchia conoscenza”, ovvero un 44enne del posto che, sorpreso diverse volte durante l’espletamento della sua “professione” non autorizzata di parcheggiatore, era stato sottoposto a daspo urbano, ovvero un divieto di accesso per un anno alle aree adibite a parcheggio in quella zona. In virtù del provvedimento a cui era sottoposto, l’uomo non avrebbe potuto assolutamente trovarsi in via Dusmet, perciò è stato denunciato per violazione dell’art 10 del Decreto Legislativo n. 14/2017 “DACUR”.
In viale Africa e in via san Gaetano la Grotta i Carabinieri hanno sorpreso altri 3 “guardamacchine” abusivi che pretendevano denaro dagli automobilisti, con la scusa che avrebbero controllato la vettura durante la loro assenza. Per loro sono state comminate sanzioni amministrative per quasi 2.500 euro e, qualora dovessero essere sorpresi nuovamente a svolgere quell’attività illegale, saranno denunciati penalmente.