Il dibattito sull’eventuale abbattimento degli “Archi della Marina” a Catania continua a tenere banco e, a riguardo, i coordinamenti provinciale e comunale di “Noi Moderati”, guidati dall’on. Marco Forzese e da Emanuele Pezzino, hanno promosso un convegno, al quale hanno fornito contributi rilevanti Giovanni Trovato, Marcello Motta, Franco D’Amore, Santino Finocchiaro, Luigi Bosco e Francesco Favaro.

“Giù le mani dagli Archi della Marina” è stato lo slogan coniato da “Noi Moderati” nel corso del convegno, durante il quale è stata tracciata un’ampia panoramica rispetto allo sviluppo urbanistico futuro e dei progetti in cantiere, in relazione anche ai recenti annunci del sindaco, Enrico Trantino, al convegno di Confindustria riguardo al nuovo prospetto del porto e all’ipotesi dell’abbattimento appunto degli storici archi. I lavori si sono aperti con il ricordo di Silvia Messina, appassionata militante di “Noi Moderati”, prematuramente scomparsa di recente. Un contributo in termini di riflessione è giunto anche dagli amici della Nuova Democrazia Cristiana, presenti con l’on. Andrea Messina, assessore regionale agli Enti locali, Mario Brancato, Carmelo Coppola, coordinatore cittadino, e Maurizio Mirenda, consigliere comunale.

“Con la Nuova DC – hanno dichiarato i coordinatori Forzese e Pezzino – Noi Moderati ha intrapreso un rapporto federativo a livello nazionale per rafforzare l’area moderata del centrodestra e lavora insieme sulle questioni locali, facendosi interprete delle istanze dei territori. La nostra non è una posizione conservativa o contro l’amministrazione comunale e il sindaco, di cui anzi apprezziamo l’approccio e la sensibilità, ma un richiamo a trattare tematiche che hanno un valore così importante e anche per certi versi sentimentale richiamando alla più vasta partecipazione, compresa quella dei cittadini, per cui ci siamo fatto promotori di un’iniziativa di democrazia partecipa attraverso un sondaggio sulla nostra pagina Facebook e proporremo, inoltre, un referendum sulle opere che verranno eventualmente messe in cantiere per permettere ai cittadini di incidere davvero sulle scelte che riguardano il futuro di Catania. Noi crediamo che gli archi debbano rimanere e, qualora si riesca a interrare la ferrovia nel tratto interessato, prevedere le opportune formule di recupero e riutilizzo ai fini turistici del sito monumentale. Riteniamo anche si debba partire con l’avvio delle opere che rendano fattibili lo sviluppo di una Catania futuristica e più appetibile, mantenendo intatte le tradizioni”.

Durante i lavori un brindisi è stato dedicato all’on. Giovanni Pezzino, storico politico democristiano catanese e già assessore all’Urbanistica, che ha dato, con la sua esperienza, un contributo utile al dibattito.

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