L’operazione condotta dalla Procura della Repubblica di Catania, denominata Vasi Comunicanti, ha visto gli agenti della Guardia di Finanza del Comando Provinciale del capoluogo etneo eseguire il provvedimento del Gip del Tribunale di Catania, che ha disposto misure cautelari nei riguardi di nove persone.

Quattro di essi sono noti professionisti, direttori di unità Unità Operative Complesse o di Dipartimenti di cardiologia nelle Aziende Ospedaliere delle province della Sicilia orientale. Sono nello specifico i direttori dei dipartimenti di cardiologia presso i Policlinici universitari di Catania, Corrado Tamburino, e Messina, Antonio Micari, e di quelli dei poli ospedalieri di Siracusa prof. Marco Contarini, e di Ragusa, Antonino Nicosia. Essi sono membri di un comitato medico-scientifico del progetto SCA “Sicilian Cardiovasculary Academy” che si occupa dello sviluppo di formazione nella specializzazione di competenza.

Gli altri tre indagati sono rappresentanti di società di distribuzione locale di multinazionali produttrici di dispositivi medici, un rappresentante di tali multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi. I reati per i quali sono indagati sono falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

Nel contesto delle indagini effettuate gli inquirenti contestano che le società Presifarm Srl, Archigen Srl e Cardiovascular Srl, distributori locali per conto di multinazionali operanti nel settore della commercializzazione di dispositivi medici, avrebbero promesso delle somme di denaro, in seguito emesse, per l’organizzazione da parte dei dirigenti sanitari indagati di convegni e congressi di medicina finalizzati per la formazione. Le sponsorizzazioni economiche avrebbero quindi avuto il fine di ottenere in cambio l’impegno degli stessi di favorire le “ditte più generose” garantendogli l’uso effettivo di un numero maggiore di propri dispositivi medici nel corso degli interventi chirurgici.

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