Alle 21 circa, la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha ricevuto la telefonata di un passante, che segnalava la presenza di un trolley abbandonato sul marciapiedi, su una parete dell’edificio che ospita la sede distaccata della Facoltà di Scienze politiche, nel quartiere San Cosimo. Immediato a quel punto l’intervento delle pattuglie del Nucleo Radiomobile di Catania e del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante, che raggiunto il luogo segnalato in una manciata di minuti e accertata la presenza di una grossa valigia nera appoggiata al muro di un palazzo che fa angolo con via Gulli, hanno avviato le necessarie procedure operative per mettere in sicurezza l’area, non potendosi escludere la presenza nel trolley di oggetti o sostanze potenzialmente esplosivi o pericolose.

A tutela dei cittadini, è stato quindi bloccato l’accesso alla strada sia ai mezzi che ai passanti, così da poter permettere al Nucleo Artificieri Antisabotaggio del Nucleo Investigativo di Catania, specializzato nella gestione di questo tipo di emergenze, di poter operare con le dovute cautele, utilizzando le proprie apparecchiature altamente tecnologiche. I Carabinieri Artificieri sono infatti professionisti altamente qualificati nel rilevamento, maneggio e disinnesco di ordigni esplosivi e intervengono in presenza di bombe, ordigni inesplosi risalenti ai conflitti passati, e dispositivi esplosivi improvvisati (IED), per neutralizzarli e garantire la sicurezza delle persone e delle infrastrutture, utilizzando tecniche e attrezzature specifiche che permettono di analizzare e disattivare i dispositivi esplosivi sia in contesti civili che militari.

In questo specifico caso, la squadra degli artificieri, dopo aver esaminato la zona, ha fatto entrare in azione il “robot antiesplosivo” di ultima generazione, telecomandato a distanza che, raggiunta la valigia, ne ha analizzato il contenuto mediante uno scanner ai raggi x, capace di rilevare la presenza di materiali esplodenti. “Non è una bomba”, questo è stato il responso dell’ispezione effettuata dai Carabinieri che, a quel punto, mediante le mani bioniche del “robot”, hanno aperto il trolley, constatando che era vuoto.
Le operazioni sono state portate a termine in maniera tempestiva e, scongiurato ogni pericolo, è stata dichiarata la fine dell’intervento e il transito dell’area è stato riaperto.

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