“Chi aveva prefigurato la mia morte è rimasto deluso. Chi aveva messo in moto determinati meccanismi mi ha ferito ma non è riuscito ad abbattermi. Non tutto è successo, ed ancora tante cose si devono verificare. Il sogno che ho e che realizzerò è quello di avere un movimento meridionalista e di portare al Parlamento nazionale dei rappresentanti autentici che possano essere un elemento di scardinamento della visione romanocentrica della politica e mettere al centro della politica i territori che si rappresentano”. Così Cateno De Luca, durante il suo tour politico in giro per l’Italia, ribadisce la sua volontà di rafforzare “Sud chiama Nord”, provando sin dalle Europee ad allargare gli orizzonti della sua creatura politica con l’obiettivo di creare un’alternativa nel panorama politico nazionale. Monza è già lontana e De Luca rilancia la sfida.

“C’è un progetto politico, si tratta di completare battaglie già avviate e che sono state anche vinte -in maniera significativa in vari contesti – ha detto De Luca -. A Messina nessuno credeva che ce l’avrai fatta e invece abbiamo fatto fuori il centrodestra e il centrosinistra per due volte, con la mia elezione e poi quella di Federico Basile. A Taormina si era alleato contro di me l’intero arco costituzionale e il 65% dei cittadini ha deciso di sostenere il mio progetto. Sono andato poi nell’aldilà il 24 ottobre 2022, ma quando sono arrivato lì mi è stato detto che c’era un biglietto di ritorno e sono tornato per portare a compimento questa sfida di libertà e di dignità per i nostri territori. Non è un mistero che il mio grande sogno sia quello di diventare presidente della Regione. A Taormina stiamo facendo, intanto, un gran lavoro, in una città che era sprofondata nel dissesto, umiliata dalla politica che ha portato al fallimento una città così bella e ancora adesso nessuno ci crede nelle altre regioni italiane. E’ impossibile pensare che Taormina sia finita al dissesto ma noi stiamo risanando il Comune passo dopo passo e in pochi mesi sono già state fatte cose importanti. E’ in atto un’azione a tutto campo di recupero dell’evasione ma intanto, in questo mese di novembre, abbiamo già contato 5 milioni e 700 mila euro in più di entrate ordinarie per il Comune, rispetto al novembre dello scorso anno. In soli 5 mesi abbiamo aumentato del 50% le entrate del Comune e questo merito appartiene ai cittadini. L’ho detto che la maggior parte dei taorminesi paga i tributi con puntualità e fa grandi sacrifici per onorare gli impegni. Invece c’è un 15% di soggetti, ricchi, con delle società e strutture, che da soli tengono in mano il 75% della massa tributaria e appartengono al mondo dei ricchi: gli evasori per “sport”.

 

Condividi
Lascia un commento

× Come possiamo aiutarti?
Exit mobile version
P