Nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire ogni forma di illegalità diffusa, soprattutto nelle giornate di festa tra le ricorrenze del 25 aprile e 1° maggio, il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha disposto un piano straordinario di controllo su tutto il territorio etneo, con l’obiettivo di aumentare i livelli di sicurezza e garantire in questo modo il sereno godimento delle vacanze ai cittadini e turisti, italiani e stranieri, che in numerosi hanno affollato la provincia catanese. L’attenzione dei Carabinieri è stata soprattutto rivolta, in questi giorni, alle zone di maggiore aggregazione, alle aree e ai parchi commerciali, le chiese, i siti culturali e i locali d’intrattenimento, ma anche alle stazioni, alle fermate degli autobus e, in generale, in prossimità dei punti di maggiore affluenza, per scongiurare qualsiasi problematica connessa alla sicurezza pubblica. Le zone centrali e periferiche dei vari Comuni sono state monitorate da pattuglie a piedi, militari a bordo di autoradio, in moto e in abiti civili, in costante collegamento con le Centrali Operative. Particolare attenzione è stata poi rivolta anche alle zone di accesso alle località pedemontane e marittime, meta preferita per l’occasione da escursionisti e da gitanti.

In questo contesto, la Compagnia Carabinieri di Giarre con i militari della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia, unitamente a quelli della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento “Sicilia”, sotto il coordinamento dalla Centrale Operativa Carabinieri, hanno messo in campo un dispositivo atto a coprire le principali strade, nonché lo svincolo autostradale che congiunge il Comune alla A18 Messina- Catania. L’articolato dispositivo, dall’alto impatto non solo di visibilità ma anche per capacità di reazione e capillare controllo, è stato pensato e organizzato al fine di monitorare il territorio anche con controlli agli utenti della strada, per sensibilizzare i cittadini al rispetto del Codice della Strada. I Carabinieri, pertanto, hanno proceduto al controllo di 15 veicoli e di 23 persone e, proprio durante approfonditi accertamenti sull’identità di una donna che passeggiava lungo la via Maccarrone, hanno accertato che la 43 enne, di origini pugliesi, era destinataria di un ordine di carcerazione per reati connessi al traffico di stupefacenti.

Nello specifico, la donna era stata sorpresa nel 2018 a Giarre, mentre, assieme ad altri pusher, spacciava droga e, a seguito del processo, era stata condannata alla pena di 6 anni di reclusione e una multa di 27mila euro. Aveva, poi, chiesto e ottenuto, gli arresti domiciliari ma nell’estate 2023, per ben 3 volte, era stata sorpresa dai Carabinieri fuori dal suo domicilio. In quelle occasioni, la 43 enne aveva accampato diverse scuse: una volta aveva riferito di aver perso il cellulare e di essere uscita per cercarlo poi aveva raccontato di essere stata trattenuta alle casse di un supermercato. Quando è stata “beccata” per la terza volta, la donna aveva tentato di rientrare in casa abbandonando in strada l’auto con la quale era uscita, ma era stata subito fermata dai militari che avevano informato l’Autorità Giudiziaria anche di quest’ultima violazione alle prescrizioni imposte. Per tali motivi, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania aveva emesso nei suoi confronti un ordine di esecuzione per la carcerazione, dichiarando non estinta la pena e quindi, i Carabinieri di Fiumefreddo hanno eseguito l’ordinanza, conducendola nel carcere di Catania in piazza Lanza.

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