MESSINA – In un Paese come l’Italia, in cui il dibattuto fenomeno dell’emigrazione ha coinvolto diverse epoche, circa 29 milioni di connazionali hanno abbandonato il suolo natìo tra l’Unità d’Italia e gli anni ’80. Accompagnati soltanto da speranze, strettamente conservate in una valigia di cartone. Coloro i quali sarebbero diventati i nostri avi hanno affrontato le difficoltà di una realtà ignota un po’ ovunque. In particolare, hanno ricominciato da zero in Germania, in Australia, Sud America e negli Stati Uniti. Una parte è rientrata in patria, mentre altri, quasi 19 milioni, si sono stabiliti definitivamente nei cosiddetti Paesi di destinazione.

Così, il mondo si è arricchito di un intreccio di storie e retaggi, e talvolta di tracce indelebili. Vicende che si trasformano in motivo di orgoglio quando le radici italiane affondano in personaggi celebri come Martin Scorsese, Robert De Niro, Madonna e Lady Gaga, ma anche in figure di spicco come Papa Francesco o Jill Biden, solo per citarne alcune. Può capitare, poi, che qualcuno degli eredi illustri di chi è partito in cerca di fortuna avverta il desiderio di percorrere un ponte ideale tra passato e presente per andare a esplorare i luoghi dove tutto ha avuto inizio. Tra questi eminenti discendenti, Jill Tracy Biden, nata Jacobs, rappresenta un esempio emblematico.

Il calore di Gesso per la sua illustre “concittadina”

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La First Lady con il marito Joe Biden (credits: Wikipedia)

Era il lontano 1887 quando Gaetano Giacoppo, nato nel 1856 a Gesso, un borgo situato a una quindicina di chilometri da Messina e arrampicato lungo un crinale dei monti Peloritani, approdò oltreoceano. Negli States iniziò a lavorare come contadino. Un paio d’anni dopo, nel 1889, lo raggiunse la sua fidanzata Concetta Scaltrito, e la coppia convolò a nozze, creando così la famiglia dei bisnonni della 46esima First Lady statunitense. Dalla loro unione nacque Dominic Giacoppo – colui che anglicizzò il cognome in Jacobs – nonno di Jill e padre di Donald C. Jacobs. Lo scorso mercoledì 4 dicembre, durante il suo ultimo viaggio istituzionale, la moglie del presidente uscente degli Stati Uniti si è recata a Gesso.

In una piazza dove, considerate le dimensioni ridotte, l’accesso è stato consentito esclusivamente ai residenti ibbisoti e ai giornalisti accreditati, Jill Jacobs è arrivata, in compagnia della figlia Ashley, in seguito all’incontro con i militari in servizio nella base Nato di Sigonella. Accolta da bandierine a stelle e strisce in ogni angolo, da striscioni esposti sui balconi di fronte alla chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate con le scritte “Welcome to Gesso” e “You will always have home here” (Avrai sempre una casa qui) e dall’immancabile calore dei siciliani, è intervenuta da un palco allestito per l’occasione accanto al sindaco di Messina Federico Basile.

Il benvenuto del sindaco Basile alla First Lady Jill Biden

Basile accoglie Jill Biden (credits: Comune di Messina)

“Sono lieto di dare il benvenuto a Messina alla First Lady Jill Jacobs Biden, ringraziandola per aver programmato una tappa che la città e gli abitanti di Gesso hanno tanto atteso sin dalla proclamazione di Joe Biden, suo marito, a presidente degli Stati Uniti d’America. Credo che la sua presenza qui derivi dal desiderio di conoscere l’abitato che ha dato i natali ai suoi antenati. Anche se solamente per poche ore. Il centro, pertanto, evoca un richiamo internazionale al senso di appartenenza e di identità culturale. È una connessione alle tradizioni e alle proprie origini, che nessuno dovrebbe mai dimenticare.”

“Per tali ragioni, è una visita che inorgoglisce l’intera cittadinanza e lusinga oltremodo gli ibbisoti. Inoltre, è la testimonianza del legame solido che unisce la storia del nostro Paese e della nostra terra di Sicilia al Nuovo Continente. Uno status che animò la partenza di centinaia di siciliani da Messina, molti dei quali provenienti da questo piccolo villaggio collinare, verso Hammonton. L’intento era di inseguire il ‘sogno americano’, portando con sé il proprio patrimonio identitario.”

“Quello stesso senso di appartenenza e quei valori che Jill Jacobs Biden ha sicuramente trasmesso nel corso della sua vita. Dall’ambito professionale ai suoi impegni nel sociale, soprattutto a favore dei bambini. Una moralità che ha applicato al contempo nell’esperienza politica, contraddistinguendola in questi anni, durante i quali ha contribuito a guidare l’America, al fianco del presidente Biden. Non posso quindi che augurarle un avvenire ancor più ricco di soddisfazioni e esserle grato, a nome personale e di tutta la comunità. Sia per aver dato lustro a Messina, sia per essere a Gesso, a percepire il nostro calore insieme ai profumi e ai sapori di un luogo che, sapientemente, i suoi ascendenti seppero custodire e tramandarle.”

Jill Biden: “Da Gesso agli States, il viaggio dei miei bisnonni”

Jill Jacobs Biden (credits: Wikipedia)

“Negli Stati Uniti la vita dei miei bisnonni fu forgiata dai valori italiani. Come molti della loro generazione, forti di questi princìpi ma alla ricerca di opportunità migliori, decisero di lasciare la madrepatria per la promessa di un posto sconosciuto. Lo fecero con l’idea che, a prescindere da dove si provenga, si possa sempre trovare una casa e un futuro negli USA. Attraversarono l’Atlantico pregando Sant’Antonio, che continua a proteggere gli abitanti di Gesso. Negli States scoprirono presto che ad Hammonton, nel New Jersey, c’erano numerosi migranti arrivati da Gesso e da altre realtà simili, che portarono la luce delle terre native nella nuova nazione.”

“Passo dopo passo, i miei avi si costruirono una nuova vita, e il cognome, Giacoppa, divenne Jacobs. Il loro figlio, mio nonno, crebbe e trovò impiego in una ditta di traslochi. Suo figlio, mio padre, si arruolò nelle forze armate all’età di 17 anni, per poi proseguire gli studi e lavorare in banca. Più di un secolo fa, i miei bisnonni, Gaetano e Concetta Giacoppa, camminavano per le stradine di Gesso, parlavano con i vicini e contemplavano il cielo e le stelle. Successivamente, dissero addio a Gesso e sbarcarono in America con la speranza nei cuori.”

“Non avrebbero mai potuto immaginare che, nell’arco di tre generazioni, la loro bisnipote sarebbe tornata a Gesso nelle vesti della prima First Lady con origini italiane. Mia figlia ed io siamo state nella chiesa di Sant’Antonio Abate, dove abbiamo visto la registrazione della mia bisnonna, risalente al 1865. Sono qui oggi perché le luci delle colline di Gesso risplendono in tutto il mondo. E io sono qui perché quelle luci brillano dentro di me.”

Un agrifoglio americano donato a Gesso, simbolo di legami eterni

Prima di dirigersi nuovamente a Sigonella, da dove si è imbarcata per gli Emirati Arabi, una visibilmente emozionata Jill Biden ha concluso la cerimonia donando alla collettività di Gesso un Ilex opaca, comunemente noto come agrifoglio americano. L’arbusto, simbolo dello stato del Delaware, sarà affidata alle cure del Comune di Messina, che ne provvederà alla piantumazione. Un gesto significativo, volto a ricordare, attraverso le radici della pianta, quei concetti e quelle relazioni che permettono all’essere umano di ancorarsi a ciò che incarna la propria origine. Non necessariamente la famiglia, ma anche il territorio, fulcro di un legame indissolubile, ovvero il posto da cui si proviene.

(fonte: comunicato stampa)

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