GIARDINI NAXOS. Dalla sua prima edizione, organizzata nel 2015/2016, ha visto avvicendarsi nell’ampio auditorium e nei locali ben attrezzati del liceo, scienziati, ricercatori, divulgatori, artisti, autori, ma anche enti scientifici, esponenti di associazioni culturali e imprese, che incontrano un pubblico rappresentato dagli studenti, e non solo, per far sì che la scienza si possa toccare, apprezzare e approcciare anche in una veste diversa da quella canonica accademica dei libri di testo e dei programmi scolastici. E anche quest’anno sarà così. Torna, infatti, il consueto eppure straordinario appuntamento con il “Festival della Cultura Scientifica” del Liceo Scientifico di Giardini Naxos. Una manifestazione, giunta alla sesta edizione, che pian piano sta assumendo un ruolo importante tra gli eventi di diffusione della cultura scientifica nell’ambito scolastico nel Comprensorio taorminese, e negli anni, punto di riferimento che coinvolge anche Università e Centri di ricerca. In questa sesta edizione, denominata “De Rerum Natura”, il focus dell’attività punterà sul rapporto uomo-natura, declinato sotto molteplici aspetti in chiave interdisciplinare: quello spirituale della sacralità della natura, l’aspetto dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile e poi, ancora, la natura nel contesto letterario filosofico della nostra tradizione culturale. Il rapporto uomo-natura, visto attraverso la lente della sacralità, implica che la natura sia investita di un valore intrinseco e sacro, andando al di là dell’utilità immediata per l’uomo. Nel contesto dell’economia circolare, l’approccio si spinge oltre la mera gestione dei rifiuti, enfatizzando la necessità di preservare e valorizzare le risorse naturali. In questa prospettiva, la natura non è solo una fonte di risorse da sfruttare, ma un sistema interconnesso che richiede un approccio ciclico, dove i materiali sono riutilizzati, riciclati e ripristinati per mantenere l’equilibrio ecologico. Il punto di vista letterario-filosofico, potrà offrire un’esplorazione critica e riflessiva del modo in cui l’uomo concepisce e interagisce con la natura, anche con uno sguardo al mondo antico, promuovendo una visione più integrata e rispettosa per guidare uno sviluppo sostenibile, in armonia con i principi dell’economia circolare. I due pomeriggi (13 e 14 marzo) saranno dedicati alle tematiche delle pari opportunità, sottolineando e valorizzando il ruolo delle donne nella ricerca scientifica. In quest’ottica, ci sarà l’allestimento di mostre ideate e composte esclusivamente da scienziate; workshop e laboratori interattivi atti a promuovere le vocazioni scientifiche utilizzando format e attività attraenti per tutte le studentesse e gli studenti, e rendendo visibile il valore della scienza nella società ed infine la consolidata attività di orientamento e tutorato in collaborazione col personale universitario e vari dipartimenti scientifici.
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