Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. È questa la missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo”,

Andiamo a leggere le parole del presidente FAI, Marco Magnifico: “Raccontare il patrimonio culturale per educare la collettività a proteggerlo e a prendersene cura: da questa necessità nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza ad una impressionante struttura di volontariato – le Delegazioni del FAI -, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicità e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne è ora aggiunto un altro: quello della fisicità e del ruolo che essa ha per un vero apprendimento”.

Giornate FAI di Primavera, i luoghi visitabili in Sicilia

Questi, invece, sono i luoghi visitabili durante le Giornate FAI di Primavera.

A Palermo apertura straordinaria di Villa Belmonte; a Messina sarà possibile entrare all’interno di Palazzo Piacentini; a Marsala sarà possibile scoprire eccezionalmente le varie fasi del restauro, ancora in corso, del relitto della nave oneraria detta Marausa 2. Ad Agrigento sarà visitabile l’ottocentesca Villa Genuardi, oggi sede della Soprintendenza ai Beni Culturali; a Trapani l’itinerario “Il Liberty: l’arte che sboccia” comprende Villa Aula, di proprietà privata e pertanto non accessibile solitamente ai cittadini; a Siracusa il Museo del Mare, custode della storia e memoria dell’antica arte marinara della città.

A Caltanissetta l’itinerario del barocco sacro svelerà il legame della città con la nobile famiglia dei Moncada a partire dalla Cappella di Maria SS. Assunta; a Enna un originale trekking urbano tra le memorie di pietra del centro storico e poi Monte Prestami a Piazza Armerina; a Catania la residenza privata Villa Modica con una tomba romana, a pianta circolare, ben conservata all’interno del giardino. E poi a Bronte il sito della Ducea di Nelson con il Castello che espone alcuni cimeli d’epoca appartenuti all’ammiraglio. A Giarre le stanze segrete di Palazzo Di Prima, attuale palazzo di Città di Giarre.

Infine ad Acireale il Palazzo Patanè – Pennisi di Santa Margherita con l’antica collezione di grammofoni; a Mazara del Vallo il Complesso Monumentale del Monastero e della Chiesa di San Michele Arcangelo; a Modica la Chiesa di San Nicolò Inferiore e Palazzo Grimaldi; a Castelvetrano la Chiesa e il Convento dei Frati Cappuccini; a Castelbuono, incantevole borgo medievale delle Madonie, il Castello dei Ventimiglia; a Carini la Chiesa di San Vito e a Bagheria gli spazi museali di Villa Cattolica.

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