“Cento anni di storia, in un’unica direzione: non si tocca”. È uno degli slogan che genitori e insegnanti hanno impresso su uno striscione e issato ieri durante un corteo per dire no alla chiusura della Direzione Didattica di Santa Teresa di Riva, guidata dalla professoressa Maria Grazia D’Amico. Il corteo, partito dalla scuola Felice Muscolino, è giunto in piazza V Reggimento Aosta. Ad associarsi alla protesta pacifica il sindaco Danilo Lo Giudice.

Siamo qui – spiega il primo cittadino – al fianco di insegnanti e genitori per opporci a queste decisioni prese dall’alto. Non si possono cancellare con un colpo di spugna 100 anni di storia della nostra direzione didattica. La politica – continua Lo Giudice – deve rimanere fuori quando si gioca sulla pelle dei bambini. Ci troviamo di fronte ad una decisione non ragionevole ed è chiaro che si scenda in piazza qui come in altri luoghi. Ho parlato con l’assessore regionale lo scorso mercoledì vedremo cosa vorrà fare. Dico solamente che il Piano di dimensionamento così per come è stato interpretato non andava assolutamente preso in considerazione.

Genitori e insegnanti stanno cercando di far capire alle istituzioni come il nuovo piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica per l’anno 2024-2025 colpisca anche una scuola che “abbraccia un Secolo di storia, un numero indefinito di tumulti sociali, guerre che hanno lambito il territorio, trasformazioni economiche rilevanti con il passaggio dalla povertà estrema al benessere generalizzato, alla globalizzazione e alla digitalizzazione della vita umana.

La nostra protesta – dice la maestra Pina Cundari – è per chiedere perché un’istituzione scolastica con circa 630 alunni deve essere sopressa, mentre altre con ugual numero di studenti o anche inferiore rimangono autonome. E se ciò è fatto nel nome della verticalizzazione perché altre direzioni e circoli didattici non sono stati soppressi, soprattutto in città come Catania e Palermo. La vediamo come un accanimento nei nostri confronti. Non viene premiata la meritocrazia di una scuola che dà lustro al tutto il comprensorio ionico.

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