Nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, fenomeno verso cui il Comando Provinciale Carabinieri di Catania rivolge la massima attenzione, anche attraverso la sua rete di monitoraggio, istituita dal 2014 su tutto il territorio nazionale e composta da militari particolarmente specializzati sulla delicata materia, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Giarre hanno tratto in arresto un 52enne di Riposto per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Una serie di condotte vessatorie e aggressioni avverso la propria convivente degenerate nella mattinata, quando la donna sarebbe stata malmenata dall’uomo, in preda alla collera. In particolare, nel giro di pochi minuti, i Carabinieri, già impegnati in un servizio di prevenzione dell’illegalità diffusa, sono intervenuti nell’abitazione della coppia, sita nel centro di Riposto, a seguito della richiesta telefonica della vittima, una 38enne di nazionalità romena, che aveva segnalato alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Giarre di essere stata aggredita dal convivente. Effettivamente arrivati nei pressi dell’abitazione, i militari hanno trovato la donna in strada, ancora in preda al panico e a una visibile tensione emotiva, la quale ha raccontato loro di essere stata cacciata di casa dal compagno all’esito di una violenta lite.

I militari sono pertanto subito entrati nell’appartamento, sito al piano terra di una strada centrale del paese, dove hanno appunto trovato il 52enne, in uno stato di forte agitazione e rabbia, che non ne ha voluto sapere di calmarsi, nemmeno alla presenza dei militari dell’Arma. Addirittura proprio davanti alla pattuglia, l’uomo è arrivato a minacciare e insultare la compagna “Io prima di questa sera ti ammazzo, faccio un femminicidio, ammazzo te e tua mamma (…) se il giudice si mette di mezzo ammazzo anche lei!”, per tentare infine di colpirla fisicamente con uno schiaffo alla nuca, non riuscendoci solo grazie all’azione dei Carabinieri, che gli hanno impedito di fare del male alla donna.

In quei concitati momenti, prima che la situazione potesse degenerare, il 52enne è stato quindi bloccato e condotto in caserma, fatto che ha tranquillizzato la donna, che iniziato ad aprirsi ai militari, raccontando la propria storia, fatta di continue minacce e aggressioni, di cui ne riportava ancora i segni sulla propria pelle. La stessa, infatti, ha mostrato ai militari una ferita sul sopracciglio destro, che le aveva causato il compagno proprio a seguito di un’aggressione fisica.

La donna, una volta acquisita maggiore fiducia, ha poi spiegato che le liti con il suo convivente sarebbero coincise proprio con momenti in cui quest’ultimo era in preda ai fumi dell’alcol, come la sera precedente, quando in Corso Sicilia era stata presa a calci e pugni dall’uomo senza alcun motivo apparente e che solamente l’intervento dei passanti lo aveva fatto desistere dal proseguire con l’aggressione. La vittima riferiva infine di non aver mai denunciato il compagno, per evitare di causargli la perdita del posto di lavoro, rassegnandosi e preferendo piuttosto subire in silenzio.

I Carabinieri della Stazione di Riposto, a seguito dei racconti della donna e dell’episodio di quella mattina, hanno quindi arrestato il 52enne in relazione al reato di maltrattamenti in famiglia e lo hanno posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, emettendo a suo carico la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa a meno di 500 metri con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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