Si era conclusa tra le polemiche in campo e sui social, la partita della settima giornata del Campionato di Seconda Categoria Girone D tra San Pier Niceto e Calcio Saponarese.
Domenica 10 dicembre, il derby tirrenico tra le due compagini aveva visto i padroni di casa imporsi sugli ospiti per 4-2.
Locali in vantaggio già al 3’ con De Salvo, su calcio di rigore. Pareggia i conti Bertino su punizione al 20’. La prima frazione di gioco si chiude in parità e il secondo tempo inizia con un copione già visto. Nuovo calcio di rigore al 49’, ancora De Salvo dal dischetto realizza riportando il San Pier Niceto sopra di un goal. Al 63’ arriva il 3-1. Calcio di punizione dalla trequarti raccolto da Cambria, che calcia di prima intenzione sul primo palo. La sfera si impantana sulla linea di porta ma è lesto Calderone a ribattere in rete. Accorcia le distanze Giunta al 69’, ma a pochi minuti dal termine Incoronato fissa il risultato finale sul 4-2.
Tutto apparentemente regolare e risultato omologato dal signor Emilio Cucè della sezione di Barcellona Pozzo di Gotto, non fosse per un dettaglio determinante: Diego De Salvo, in forza al San Pier Niceto, è stato ammonito due volte senza essere espulso.
Il primo cartellino giallo era arrivato al 31’ del primo tempo, mentre il secondo al 75’.
Al termine della partita i canali social ufficiali della Saponarese hanno mostrato più volte la loro disapprovazione verso il palese errore arbitrale, scatenando commenti e giustificata irritazione da parte della tifoseria.
“Incredibile quanto accaduto oggi a San Pier Niceto durante l’incontro di calcio che ci ha visti impiegati in trasferta. L’arbitro ammonisce per due volte, come testimoniano le immagini, il calciatore Diego De Salvo e lo stesso non viene espulso dal campo. Un chiaro errore tecnico che faremo valere nelle sedi opportune”
Il comunicato, correlato dalle immagini video delle due ammonizioni, ha fatto in breve tempo il giro del web.
Il San Pier Niceto, avendo trasmesso in diretta Facebook la partita, ha estrapolato i filmati incriminati e li ha presentati come “prova TV” agli organi federali. Una sorta di VAR a posteriori, ma efficace, così come previsto dal regolamento.
L’art. 61, comma 2, del C.G.S. prevede infatti l’utilizzo di riprese televisive nel caso di sanzioni disciplinari assegnate erroneamente ad un calciatore piuttosto che ad un altro.
Il giudice sportivo ha esaminato gli atti ufficiali e corretto l’errore arbitrale. L’ammonizione messa a referto all’atleta Insana era in realtà stata inferta a De Salvo, per la seconda volta durante il match. La mancata espulsione risulta dunque un grave errore tecnico, influente ai fini dello svolgimento della partita.
Ad ingarbugliare notevolmente le verifiche di episodi simili, gioca sicuramente un ruolo preponderante la decisione della LND di non consegnare i referti di gara alle società. Da questa stagione infatti il direttore di gara non ha più l’obbligo di compilare il resoconto ufficiale che, visionato e firmato da arbitro e dirigenti delle due società, si rivelava un primo organo di verifica immediata. Così facendo si privano i club di possedere materialmente un atto ufficiale, adibito oltretutto ad una tutela davanti a circostanze come quella occorsa a San Pier Niceto.
Il giudice sportivo, attestata l’irregolarità della vicenda e avendo valutato lo svolgimento della competizione irrimediabilmente condizionato dall’accaduto, ha annullato l’omologazione del risultato e rinviato la gara a data da destinarsi.