SANTA TERESA DI RIVA – La Jonica subisce lo “scippo” in quel di Gliaca di Piraino. Un evidente gol del centravanti Jairo Alegria non viene convalidato da una miope terna arbitrale. L’ attaccante colombiano a tu per tu col portiere avversario lo supera con un low che sbatte sulla traversa e supera la linea di porta di almeno mezzo metro. Le impressioni del campo, sia da una parte che dall’altra, erano nette, poi sono state certificate dalle immagini video.
Un fine gara dal retro gusto amaro per i giallorossi di Santa Teresa che già la settimana prima contro il Modica avevano recriminato sulla evidente e non sanzionata espulsione del portiere avversario e sul rigore generoso concesso agli iblei. Le reazioni sono stizzite negli ambienti della società di via Savoca e non sono escluse clamorose manifestazioni di protesta. I dirigenti chiedono parità di trattamento per non vanificare gli enormi sforzi compiuti per presentarsi ogni in maniera competitiva allo start del più importante torneo calcistico regionale.
Tornando alla gara contro la Nebros gli jonici hanno molto da recriminare per una disputa che si presentava in salita e che era diventata alla fine dei primi 45 minuti una “mission impossible”. Agli assenti per infortunio Flavinho, Gjurchinoski, Martino e Savoca in mattinata si aggiunge il febbricitante Micalizzi. Attacco e difesa da inventare. Famulari sposta Talotta sulla linea degli esterni difesa insieme a Santoro, al centro Staris e Tosolini. In mezzo Ibanez e Paparelli confermati con l’ingresso dell’ultimo arrivato Muniz, Titizian dietro ad Alegria e Verdura. L’espulsione folle di Staris a fine primo tempo si aggiunge alle jatture con un ulteriore cambio di pedine. Dentro l’esordiente Maldonado nel ruolo inedito di centrale ed una ripresa a testa alta, sul gong la doccia fredda.
Queste le parole di un deluso Enzo Famulari “ai miei ragazzi non posso rimproverare nulla. Hanno dato il massimo, abbiamo fatto bene pur tra mille criticità, abbiamo rischiato poco giocando sempre la palla come è nel nostro costume e senza correre grossi rischi. Anche nella ripresa pur se in inferiorità numerica ed in formazione super rimaneggiata abbiamo fatto la partita ed abbiamo pure segnato. Non è mio costume parlare dei direttori di gara ma oggi è impossibile non farlo. Al parte il gol che hanno visto tutti senza distinzioni di maglia e che non ha visto solo la terna, l’ espulsione nel finale di Tosolini mi lascia perplesso. Il mio calciatore ha allontanato uno dei due palloni in campo per riprendere prima possibile il gioco dopo lo svantaggio subito ed il direttore di gara lo ha ammonito per la seconda volta dicendo che pot3va essere un lancio pericoloso per il pubblico presente sugli spalti”. Nel video sottostante l’azione da gol.