I Carabinieri della Stazione di Scordia, nell’ambito delle indagini a carico di un 46enne di Scordia (CT) indagato per atti persecutori, hanno eseguito un provvedimento del GIP del Tribunale di Caltagirone, che ha disposto nei suoi confronti la misura del divieto di avvicinamento a meno di 500 metri ai luoghi frequentati dalla persona offesa dal reato. L’attività investigativa svolta dai Carabinieri, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, ha posto in luce il comportamento dell’uomo ai danni dell’ex moglie 50enne, sulla quale avrebbe riversato la propria indole violenta e prevaricatrice, esercitata soprattutto in presenza dei cinque figli nati nel corso della loro convivenza matrimoniale. Al riguardo, il 46enne avrebbe sempre tenuto un comportamento irriguardoso, violento e prevaricatore nei confronti della moglie che, nel tempo, avrebbe soprasseduto per quieto vivere sulle frequentazioni del marito e sull’uso di sostanze stupefacenti.

La donna avrebbe deciso di porre fine a tale stato di cose nel mese di giugno dello scorso anno, intraprendendo l’iter per la separazione e allontanando dall’abitazione il coniuge che, però, nel successivo mese di novembre, con una copia delle chiavi di casa in suo possesso, sarebbe rientrato all’interno dell’abitazione, soggiornandovi fino allo scorso 8 gennaio allorché l’ex moglie, con risolutezza, lo avrebbe nuovamente messo alla porta, cambiando stavolta la serratura della porta d’ingresso. Il comportamento dell’uomo si sarebbe a questo punto ulteriormente acuito, con continue minacce telefoniche anche notturne all’ex moglie e ai loro figli, ciò per rientrare all’interno dell’abitazione fino a quando, intorno alle 22.30 del 28 maggio scorso, il 46enne sarebbe riuscito ad aprire il portone di casa con le chiavi sottratte fortuitamente a uno dei figli.

In tale frangente la donna si sarebbe avveduta in tempo reale di quanto stava accadendo e, con l’aiuto di uno dei figli, sarebbe riuscita a spintonare la porta d’ingresso e respingere l’ex marito che, alterato, avrebbe pesantemente inveito contro di loro. Le continue e immotivate rimostranze nei confronti dell’ex moglie da parte del 46enne, che la accuserebbe di ipotetiche relazioni extraconiugali e gli insulti rivolti alla donna, memore delle violenze fisiche subite, hanno così indotto la 50enne a sporgere denuncia nei confronti dell’ex marito che, corroborata dai riscontri compendiati dai Carabinieri alla locale Procura della Repubblica, hanno consentito all’Autorità Giudiziaria l’emissione della misura cautelare nei confronti del 46enne, con la contestuale applicazione del braccialetto elettronico.

Condividi
Lascia un commento

× Come possiamo aiutarti?
Exit mobile version
P