L’autonomia differenziata non è l’autonomia che volle Sturzo, non è coerente né con il dettato costituzionale né con lo statuto siciliano, rimasto inattuato. L’autonomia differenziata spacca in due il nostro paese, sacrificando il Sud e la Sicilia”.

Lo dichiara l’ex consigliere comunale di Acireale ed esponente autonomista, Sabrina Renna.

“Viene meno –  prosegue Sabrina Renna  –  il principio di solidarietà, di sussidiarietà, vengono meno le ragioni dello stare insieme. È un fatto inaccettabile. La classe dirigente siciliana ha il dovere di alzare la voce, evitando quella che diventerebbe una secessione di fatto. Il Paese si ‘salva’ insieme. Occorre da subito modificare una legge che determinerà solo gravi danni che investiranno i livelli territoriali, fino ai comuni. Oggi mobilitarsi è un dovere civile e morale. Partendo dai consigli comunali, attraverso ogni forma di iniziativa politica di sensibilizzazione. È inaccettabile perseguire un disegno di organizzazione istituzionale che vede il nord come terra di produzione e il sud come terra di consumo, che da un lato alimenta la domanda interna, dall’altro crea welfare assistenziale. Se il governo vuole continuare con un’Italia a due velocità, lo dica apertamente. Il rischio è che la ‘macchina’ si fermi definitivamente. Serve un nuovo crinale di meridionalismo che blocchi subito questa deriva”.

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