TAORMINA. Mancherebberro le autorizzazioni da parte della Soprintendenza di Messina necessarie per procedere. Oltre alla mancata nomina di un archeologo per effettuare gli scavi per la posa delle tubazioni. Così è scattato il sequestro del cantiere con la contestuale denuncia penale a carico del titolare della ditta esecutrice e del responsabile dell’intervento dell’Asm, con l’invio alla Procura della Repubblica delle segnalazioni di reato in materia edilizia e di tutela dei beni culturali. Si infiamma a Taormina lo scontro tra Azienda Servizi Municipalizzati e l’opposizione in Consiglio comunale che va all’attacco dell’Amministrazione con un’azione ispettiva del consigliere di “Noi, Taormina”, Nunzio Corvaia, su alcuni interventi pubblici avviati dal Comune e da Asm Taormina e per i quali è scattato uno stop inatteso dei cantieri per questioni concernenti le necessarie autorizzazioni. I riflettori si sono accesi, nello specifico, sui lavori presso l’immobile, nella disponibilità di Asm Taormina (ex Stazione di Mazzarò). Con documento a firma sua il consigliere segnalava “agli uffici competenti dei lavori di ampliamento, in via di effettuazione nei locali in oggetto, di proprietà dell’Asm di Taormina”, e che “i lavori risulterebbero privi delle necessarie autorizzazioni”, e che i luoghi dovrebbero essere ripristinati per consentire l’attivazione di bagni pubblici nel centro storico di Taormina (i servizi ubicati accanto alle antiche terme di San Pancrazio)”. Anche in quest’ultimo caso il consigliere segnalava “agli uffici competenti la presenza di un cantiere e l’attività di lavori in corso nei locali, che risulterebbero privi delle necessarie autorizzazioni”. L’area segnalata è di particolare interesse storico e archeologico per la presenza delle cosiddette “Terme Bizantine” che si trovano subito fuori le mura della Città, di fronte la Chiesa di San Pancrazio. E qui è arrivato l’attacco dell’opposizione che con Corvaia ha dichiarato come “a fronte di tali segnalazioni la struttura di proprietà di Asm Taormina, (ex Stazione di Mazzarò), adibita ad ufficio, è stata chiusa e, conseguentemente, sono stati avviati le attività di svuotamento e trasloco di quanto contenuto”.

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