LETOJANNI. Il progetto mirerà a far conoscere le bellezze e le straordinarie ricchezze di Letojanni. Ma non solo. Anche di Gallodoro, Gaggi e Mongiuffi Melia. Centri con i quali l’Amministrazione comunale del sindaco Alessandro Costa ha sottoscritto un patto per il programma “Turismo delle Radici”, su cui si sta impegnando fortemente l’assessore alla Cultura del Comune rivierasco, Teresa Rammi. Un’iniziativa proposta e attivata dal Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale (MAECI) – Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie – che aveva pubblicato, nei mesi scorsi, un avviso pubblico denominato “Bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo da attuare in occasione del “2024 – Anno delle radici italiane”, al quale parteciperanno, appunto, i comuni di Letojanni, Gallodoro, Gaggi e Mongiuffi Melia, e che rappresenta una misura finalizzata a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici e a creare sui territori un’offerta turistica mirata e integrata rivolta ai viaggiatori che vogliano riscoprire i luoghi dei propri avi. Adesso che tutto è pronto sono arrivati, infatti, i primi fondi (che saranno in tutto 63 mila euro, da dividere tra i centri della Riviera jonica e dell’Alcantara) per realizzare i progetti. Per Letojanni la somma che servirà a progettare gli eventi a sostegno del programma sarà pari a 5 mila 829 euro. Le stesse che sono state inviate rispettivamente per Mongiuffi Melia, Gaggi e Gallodoro. L’avviso, pubblicato qualche mese fa, indica tra i propri obiettivi quello di rafforzare il legame tra l’Italia e le comunità italiane all’Estero, incentivare forme di turismo ecosostenibile e responsabile, realizzare attività ed eventi di enogastronomia, culturali e di tradizioni musicali, che dovranno essere organizzati dalle Amministrazioni comunali e dalle associazioni territoriali. In tutto saranno finanziati 850 proposte progettuali, ma ogni comune potrà presentare soltanto un progetto. Da qui l’idea di costituire un’aggregazione di quattro centri, visto che in questo modo sarà possibile presentare più progetti per realizzare le finalità del bando. Un’opportunità da cogliere al volo, dunque, anche per uno sviluppo equilibrato dei centri che ancora non sono stati investiti dai flussi turistici stagionali.
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